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Coronavirus, Fca: impianto in Serbia verso la chiusura

La notizia arriva dal quotidiano serbo Danas ripreso dal segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli – Il 6 febbraio Manley aveva lanciato l’allarme

Coronavirus, Fca: impianto in Serbia verso la chiusura

A causa del coronavirus Fca potrebbe temporaneamente chiudere lo stabilimento serbo che produce la 500L, uno dei modelli di punta della casa italo-americana. Lo ha annunciato il giornale di Belgrado Danas ripreso da Marco Bentivogli, segretario generale della Fim-Cisl.

“Arriva la conferma, dal Giornale di Belgrado Danas, che si va verso la fermata dello stabilimento serbo di #Fca che produce la #500L a causa del blocco dei trasporti con la Cina x #Koronavirus. Se dovresse protrarsi tale situazione vi saranno ripercussioni anche in Italia”, ha twittato il sindacalista. 

Il quotidiano serbo riporta che lo stabilimento di Kragujevac è stato chiuso giovedì, 13 febbraio. Lo stop potrebbe protrarsi fino al 18 febbraio e oltre. A determinare la decisione la mancanza di alcuni componenti prodotti in Cina, come paraurti in plastica e lettori di Cd in dotazione sulle 500L. La notizia non è ancora stata confermata dalla società.

Lo scorso 6 febbraio, l’amministratore delegato di Fca aveva lanciato l’allarme sul Financial Times: “Se la situazione continua a peggiorare ci potrebbe essere il rischio di dovere fermare uno stabilimento in Europa nelle prossime due-quattro settimane”, aveva affermato Manley spiegando che il coronavirus ha colpito quattro fornitori del gruppo e per questo potrebbe essere a rischio l’approvvigionamento di uno stabilimento Fca in Europa. “Abbiamo identificato il problema. Ci vorranno tra due e quattro settimane per capire se la fornitura per uno dei nostri stabilimenti in Europa sarà interrotta”, aveva aggiunto. L’ad non aveva però fornito indicazioni sulla fabbrica né sul Paese soggetto al possibile stop.

Da considerare che la provincia di Wuhan, da cui è partito il coronavirus, è uno dei centri più importanti al mondo per la produzione di componentistica meccanica ed elettronica per il settore automotive. Nonostante Fca sia una delle aziende Ue meno dipendenti da questi approvvigionamenti non è riuscita comunque a sfuggire al contraccolpo di un’epidemia che sta infliggendo duri colpi all’industria mondiale.

In Borsa il titolo Fca cede lo 0,35% a 12,388 euro.

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