Pandemia, pandemia. Non ci sono più molti dubbi. Sia pure con la cautela del caso, l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) varca il Rubicone e annuncia quello che il mondo intero sperava di non sentire: “Il Coronavirus si caratterizza come una pandemia: un nuovo virus che si diffonde in tutto il mondo e contro il quale la maggioranza degli uomini non ha difese immunitarie, ma non siamo alla sua mercè e insieme si può battere”.
Di fronte a questa realtà l’Oms potrà ora emanare direttive e inviare sue equipe nei Paesi più colpiti come in Cina, Iran e Italia.
L’Oms ha dovuto prendere atto che il Coronavirus non è un’epidemia confinata in qualche zona geografica ma è diffusa ormai in tutto il mondo, anche se a velocità diversa. I dati parlano chiaro: i Paesi colpiti dalla nuova epidemia sono 114 su un totale di 193 e finora il Coronavirus ha provocato 118 mila contagi e 4.200 vittime, che crescono di giorno in giorno, malgrado alcune delle persone colpite si siano salvate e siano guarite.
Ha detto oggi il Direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus: “Siamo profodamente preoccupati per la diffusione e la severità della malattia e per l’allarmante livello di inazione” di alcuni Paesi e “per questo abbiamo deciso che Covid-19 può essere caratterizzato come una pandemia”. Però attenzione: “La parola pandemia potrebbe suggerire che non possiamo più fare nulla per contenere il virus ma questo non è vero. Siamo impegnati in una lotta che può essere vinta se facciamo le cose giuste“.
A indurre l’Oms a rompere gli indugi è stata la diffusione crescente del virus non più in un numero limitato di Paesi ma nell’intera Europa e in America, malgrado il presidente Donald Trump abbia finora sottovalutato l’allarme, anche se nelle ultime ore sembra convincersi della pericolità della situazione e sta valutando la decisione di vietare i voli aerei dagli Usa all’Italia.
“Ci aspettiamo un aumento dei casi, delle morti e dei Paesi colpiti” – ha aggiunto il Direttore dell’Oms – “perché questa non è solo una crisi sanitaria, è una crisi che toccherà ogni settore e che richiede che ogni individuo sia coinvolto nella lotta”. L’Oms ha anche apprezzato gli sforzi dell’Italia (“Le vostre misure ci serviranno da lezione per affrontare l’epidemia anche in altri Paesi”) e concluso sostenendo che “tutti noi possiamo influenzare la traiettoria dell’epidemia. La regola del gioco è mai darsi per vinti”.