Dopo che la Francia è diventata il secondo Paese europeo per contagi (si veleggia verso i 3.000, con oltre 60 decessi) e che il CAC40, l’indice di Borsa transalpino, ha registrato – così come Piazza Affari – la peggior perdita della sua storia, il presidente Emmanuel Macron si è finalmente deciso: anche la Francia “chiude” per coronavirus, ma solo a partire da lunedì e non con le stesse misure draconiane già varate in Italia. Macron ha comunicato in diretta tv che a partire dalla prossima settimana tutte le scuole e le università del Paese rimarranno chiuse fino a data da destinarsi.
Sono invitate a restare a casa le persone anziane (over 70) o affette da patologie croniche, mentre nessuna disposizione è stata data su uffici (anche se lo smart working è incoraggiato) e negozi. “E’ la più grave crisi sanitaria da un secolo – ha detto Macron -, ma nella stragrande maggioranza dei casi Covid-19 non è pericoloso, ma le conseguenze possono essere molto gravi per le persone a rischio”. Funzioneranno regolarmente i trasporti pubblici. Non solo: domenica 15 in Francia sono anche confermate le elezioni municipali, che interessano 36.000 Comuni compresa la capitale Parigi, e dunque milioni di elettori.
“Nulla impedirà ai francesi di recarsi alle urne”, ha detto Macron intervenendo in diretta tv alle 20. Nel suo discorso alla nazione, il presidente ha lanciato un appello ai cittadini francesi invitandoli alla coesione: “Dobbiamo fare blocco, evitando che vengano fuori soluzioni individualiste o nazionaliste”, ha detto Macron che però non ha escluso la chiusura delle frontiere, a condizione però che questo avvenga a livello europeo. “Conto su di voi tutti per i giorni e le settimane a venire – ha ancora detto l’inquilino dell’Eliseo -. Siamo tutti attori in questa situazione, in governo non è da solo. Vi invito a inventarvi nuove forme di solidarietà. Dobbiamo costruire una Francia e un’Europa più sovrane”.
Dopo aver reso omaggio agli operatori sanitari, definendoli “eroi”, Macron ha poi decretato un grande piano per sostenere l’economia, messa a dura prova dall’emergenza sanitaria. I dettagli saranno curati dall’Esecutivo, ma intanto il presidente ha detto che l’economia sarà sostenuta “qualsiasi siano i costi. Non aggiungeremo alla crisi sanitaria anche quella dell’economia. Non vogliamo che gli imprenditori abbiano paura, proteggeremo posti di lavoro e lavoratori autonomi”. Per le imprese è previsto il rinvio delle scadenza fiscali per il mese di marzo, mentre per i lavoratori è allo studio un sistema di cassa integrazione “più generoso, alla tedesca”.
La Francia dunque prende le prime drastiche misure per contrastare la diffusione del coronavirus, anche se sembrano ancora un po’ timide rispetto alla terapia d’urto che si è resa necessaria in Italia. In serata è intervenuta anche Angela Merkel: la Germania è il terzo Paese europeo per contagi, che si stanno moltiplicando a dismisura. Oggi, venerdì 13 marzo, anche Berlino annuncerà il suo piano anti-virus.