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Coronavirus, aeroporti pronti a tornare alla piena operatività

FIRSTonline

Primi passi per una parvenza di normalità. Il Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, insieme al Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato il provvedimento per riaprire al pubblico 19 aeroporti nazionali, tra cui Firenze e Pisa che non hanno mai cessato la propria attività durante l’emergenza sanitaria

Dal 4 maggio, inizio della Fase 2, gli aeroporti riprenderanno la piena operatività per soddisfare, da un lato, le aumentate esigenze di traffico e, dall’altro, consentire la sperimentazione di un sistema di screening per i passeggeri, in modo da prevenire la diffusione di nuovi focolai.

La richiesta è partita dall’ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Considerando l’evolversi della situazione epidemiologica da Covid-19, sia a livello nazionale che internazionale, verranno adottate tutte le misure necessarie per il contenimento del virus.

Diverse sono le regole aeroportuali che passeggeri e dipendenti sono chiamati a rispettare. Per prima cosa, laddove sia possibile, provvedere a una separazione delle porte di entrata e di uscita, così da evitare assembramenti.

Per rispettare il distanziamento sociale saranno previsti percorsi a senso unico, dall’entrata fino ai gate. Saranno predisposte segnaletica a terra e cartellonista al fine di invitare i passeggeri a mantenere la necessaria distanza gli uni dagli altri.

Inoltre, è previsto l’obbligo per tutti di indossare le mascherine e potranno usufruire di gel disinfettante messi a disposizione all’interno dell’aeroporto. Infine, in base all’affluenza, saranno previste, anche più volte al giorno, attività di igienizzazione e sanificazione per tutti gli ambienti e le superficie che possono essere state toccate dai passeggeri.

Il nuovo Decreto congiunto Mit-Ministero della Salute ha deciso di prorogare fino al 17 maggio, su richiesta della Sardegna e della Sicilia, tutte le altre limitazioni per gli aeroporti di queste due Regioni, adottate precedentemente per far fronte all’emergenza sanitaria.

Con il decreto sono stati introdotte anche delle novità per il trasporto ferroviario. Nuovi collegamenti ferroviari a lunga percorrenza per garantire ai cittadini servizi minimi essenziali. Una decisione dettata dagli altri scali aeroportuali ancora fermi.

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