Nell’ambito dell’Italy Corporate Governance Conference che si è tenuta oggi in Borsa Italiana Tommaso Corcos, AD di Eurizon e Presidente Assogestioni, ha dichiarato che “il fenomeno dell’investimento sociale responsabile ha raggiunto dimensioni sempre più rilevanti nel contesto finanziario globale, diventando una parte fondamentale del processo di asset allocation dei maggiori investitori istituzionali. Nel 2016, gli investimenti secondo i criteri ESG hanno riguardato 22.900 miliardi di dollari, ossia circa un terzo dei patrimoni gestiti professionalmente”
Dal 2007 (con la prima Shareholder Rights Directive) e attraverso le regolamentazioni post-crisi per gli azionisti sono cresciuti i diritti e, di conseguenza, i poteri. Questa fase è stata in parte guidata
dalla revisione di alcuni codici di Corporate Governance e dall’introduzione dei codici di Stewardship in molte giurisdizioni internazionali. La prossima implementazione della revisione della Shareholder Rights Directive negli Stati europei porterà agli investitori più diritti, ma anche maggiori responsabilità.
Oggi c’è sempre più consapevolezza che investire in modo “sostenibile” porta a migliori risultati di lungo periodo: dall’inizio degli anni ’70, infatti, sono stati pubblicati più di 2000 studi empirici sulla relazione tra criteri ESG e risultati finanziari delle aziende, la maggior parte dei quali ha dimostrato che esiste una correlazione
positiva.
L’interpretazione moderna del ruolo degli asset manager supera la semplice comparazione con un benchmark. Un gestore può essere un attore responsabile sui mercati finanziari, attento ai risultati
sociali e finanziari prodotti dalle sue decisioni. Può esercitare un’influenza positiva sulle società in cui investe, che va oltre la semplice allocazione delle risorse sui mercati. L’insegnamento principale che si può trarre delle crisi finanziarie è che le società, sia come investitori sia come aziende quotate, devono privilegiare una
prospettiva volta a creare valore nel lungo periodo.
Nell’ambito dell’attività di gestione per esempio in Eurizon, cerchiamo opportunità d’investimento che ci permettano di supportare lo sviluppo di società innovative che possano fare la differenza, puntando contemporaneamente a offrire buoni risultati nel lungo periodo per i nostri clienti.
Il nostro prossimo obiettivo è passare al livello successivo migliorando gli standard di utilizzo dei criteri ESG sui mercati.
Con l’adozione dei 17 Sustainable Development Goals (SDG), entriamo in una fase di sviluppo sostenibile dove ogni organizzazione, indipendentemente da posizione geografica, settore o dimensione, opera
secondo una responsabilità condivisa. Questi obiettivi per il 2030 offrono un linguaggio comune volto a indirizzare l’impatto degli investimenti.