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Cop26, accordo a Glasgow ma Cina e India frenano sul carbone

In extremis i 197 Paesi partecipanti al Cop26 di Glasgow hanno trovato un’intesa sulla lotta ai cambiamenti climatici ma Cina e India hanno chiesto e ottenuto di “ridurre” anzichè abbandonare il carbone per la produzione energetica. Si tratta di un compromesso con molti limiti, ma è pur sempre meglio di niente. “E’ un passo importante ma non basta: il nostro fragile pianeta è appeso a un filo” ha commentato il segretario dell’Onu, Guterres.

“Non un compromesso annacquato – ha dichiarato a sua volta il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani – , dovevamo portare a bordo tutto il mondo, più di 195 Paesi, con un accordo che doveva tenere la barra a 1,5 gradi del riscaldamento globale e non a 2. Non sono soddisfattissimo, però il compromesso è parte del mestiere”. Quanto al carbone, “India e Cina – ha aggiunto Cingolani – hanno posto un vesto (al suo abbandono), hanno chiesto un alleggerimento di una condizione che, posso garantire è abbastanza marginale”.

Sia il premier britannico, Boris Johnson, che la Commissione europea apprezzano l’accordo sul riscaldamento a 1,5 gradi ma riconoscono che resta “un grande lavoro da fare”.

Ovviamente scontenta l’attivista svedese Greta Thumberg: “La Cop26 è finita con il solito Bla, bla, bla, ma noi non ci arrenderemo mai”

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