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Coopetizione, la strategia per vincere le sfide della mobilità: Donnarumma (Fs): “Collaborare per crescere”

Ufficio stampa Fs

Il Rapporto Strategico 2024 del Centro Economia Digitale (Ced) evidenzia una tendenza sempre più diffusa nel panorama industriale: la coopetizione, ossia la combinazione di cooperazione e competizione tra aziende. Secondo il Ced, questo approccio sta guadagnando terreno come risposta alle sfide di un mondo in continuo cambiamento, dove l’innovazione tecnologica e le dinamiche geopolitiche impongono nuovi scenari. Presentato a Roma, nella Sala Aldo Moro del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il rapporto mostra che dal 2003 al 2022 sono aumentati i casi di collaborazione tra aziende concorrenti, con un significativo incremento dei brevetti collaborativi.

Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato (Fs), ha preso la parola nell’introduzione del rapporto, sottolineando come la coopetizione possa risultare utile anche nel settore dei trasporti. “Una strategia vincente può essere quella di miscelare i due elementi nel paradigma della coopetizione per ottenere significativi vantaggi non solo per i player che operano nel sistema, ma anche per la collettività e l’ambiente”, ha affermato l’ad.

Coopetizione: un modello che cresce

Il rapporto del Ced, che si basa su un campione di circa 2.000 imprese globali, dimostra una crescente diffusione della coopetizione. Dal 2003 al 2022 sono stati registrati circa 15mila casi di collaborazione tra concorrenti, con un incremento del 159% nei brevetti condivisi. In particolare, i brevetti collaborativi sono passati a costituire l’82% del totale. Un dato che suggerisce come la ricerca di soluzioni comuni stia diventando un elemento distintivo per molte aziende.

Nel settore della mobilità, le dinamiche di coopetizione sono già in atto. Le nuove tecnologie, come i sistemi di trasporto a levitazione magnetica, l’Hyperloop e i veicoli a decollo verticale, stanno ridisegnando i confini del possibile. In questo scenario, la collaborazione tra aziende concorrenti potrebbe favorire lo sviluppo di soluzioni innovative, come sottolineato da Donnarumma. “La condivisione di tecnologie e competenze può portare a soluzioni creative che nessuna delle parti avrebbe potuto ottenere da sola”, ha dichiarato.

L’amministratore delegato di Fs ha anche evidenziato il valore della collaborazione con il Ced, che rappresenta per l’azienda un’opportunità di esplorare e applicare concretamente il modello della coopetizione con altre realtà industriali, sia italiane che internazionali.

Una visione per il futuro

Il rapporto ha dato il via a un dibattito che ha coinvolto rappresentanti del mondo politico e imprenditoriale. Durante la tavola rotonda “Coopetizione per l’Innovazione tecnologica per l’Italia, l’Europa e il mondo”, Mario Tartaglia, responsabile del Fs Research Centre, ha discusso come l’Italia e l’Europa possano fare leva su questo approccio per affrontare le sfide globali legate all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità.

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Categories: Economia e Imprese