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Contro l’Udinese si chiude l’agonia di Strama: va o resta?

L’uragano arriva in tarda mattinata, direttamente dalla capitale. Secondo l’emittente romana Radio Radio, Massimo Moratti e Walter Mazzarri avrebbero già raggiunto un accordo triennale. Stramaccioni incassa, poi si presenta in conferenza stampa e rimanda tutto al mittente: “Io e il presidente rispondiamo con chiarezza sull’argomento, non voglio rovinare il vostro divertente teatrino. Mazzarri e Allegri parlano dopo la partita, perché devo parlare io? Per me parla il presidente, è un clima quasi di propaganda. Dopo la partita parlerà del futuro solo il presidente. Io non vi darò niente di diverso. Come ha già detto Moratti deciderà e annuncerà tutto lui”.

Non perde la calma il tecnico nerazzurro, neanche quando gli viene ricordato il precedente di Zaccheroni, confermato dal buon Giacinto Facchetti nel maggio 2004 ed esonerato da Moratti un mese dopo in virtù di Mancini. “Faccio il discorso inverso: è mai successo che un allenatore confermato 4 giorni prima, sia poi esonerato? Se fosse così, sarei il primo e stabilirei un record in questa stagione… dei record”. Insomma, il mistero s’infittisce. Perché se è vero che Stramaccioni ha evidentemente avuto rassicurazioni dal suo presidente (altrimenti non si spiegherebbe tanta sicurezza, quasi ai limiti dell’arroganza), è altrettanto vero che l’ombra di Mazzarri incombe. “Inter o Roma? Dicono che ho già firmato con entrambe, se fosse così mi arresterebbero” ha scherzato il tecnico del Napoli. Una battuta, non una smentita. Di questi tempi una miccia pericolosa, che però non sembra preoccupare Stramaccioni. “Se mi sentirei preso in giro in caso di esonero? No, zero proprio – ha proseguito. – Non è il mio caso, e non lo dico per fare bella figura. Al mio presidente devo, e dirò soltanto grazie. Se avverrà prima che io m’aspetti, il rammarico sarà quello di non aver dato i risultati sperati perché fino a quando non c’erano infortunati ce la stavamo giocando”. 

E’ sempre questo il rammarico di Strama, perché nella prima parte di stagione le cose andavano piuttosto bene. Inutile però rimpiangere il passato, meglio pensare al futuro, inteso come prossima stagione. Perché la partita con l’Udinese, nell’ambiente nerazzurro, interessa poco o nulla. “Arriva una squadra che in questo momento penso sia quella più continua dal punto di vista dei risultati – il pensiero del tecnico. – Sarà una squadra motivata, ma credo che l’Inter a dispetto di quanto si può pensare, si è allenata bene e vuole congedarsi bene davanti ai propri tifosi. E poi all’ottavo posto ci teniamo”. Fa quasi sorridere pensare ad un’Inter motivata dalla caccia all’inutile ottavo posto, ma tant’è. Il popolo nerazzurro non vuole più vivere annate come questa, e anche Stramaccioni sembrerebbe averne avuto abbastanza. “Esistono le annate storte, tutti cadono, bisogna vedere come ci si rialza e noi siamo pronti a farlo dalla prossima stagione. Ora facciamo i fatti”. Il che, tradotto, significa agire bene sul mercato. I soldi sono quelli che sono, ma le idee devono sopperire alle mancanze economiche. “La scorsa estate è stata condizionata da una sorta di immobilismo, in questa invece 4-5 panchine di primo livello cambieranno e qualcosa cambierà sicuramente. Sarà un mercato caldo per tutta l’Europa”. Mentre lo dice gli brillano gli occhi. Quasi ad esorcizzare l’incubo Mazzarri.

 

PROBABILI FORMAZIONI

 

Inter (4-3-2-1): Handanovic; Nagatomo, Pasa, Juan Jesus, Pereira; Kuzmanovic, Kovacic, Cambiasso; Guarin, Alvarez; Rocchi.

 

In panchina: Carrizo, Belec, Schelotto, Spendlhofer, Ferrara, Olsen, Benassi, Garritano, Palacio, Forte.

 

Allenatore: Andrea Stramaccioni.

 

Indisponibili: Cassano, Chivu, Jonathan, Obi, Mudingayi, Milito, Castellazzi, Stankovic, Mbaye, Gargano, Samuel, Silvestre, Zanetti, Ranocchia.

 

Squalificati: nessuno.

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Diffidati: Cambiasso, Palacio, Ranocchia.

 

 

Udinese (3-4-2-1): Brkic; Benatia, Danilo, Domizzi; Basta, Allan, Pinzi, Gabriel Silva; Pereyra, Muriel; Di Natale.

 

In panchina: Padelli, Pawlowski, Angella, Hertaux, Ranegie, Campos Toro, Merkel, Badu, Pasquale, Zielinski, Maicosuel, Rodriguez.

 

Allenatore: Francesco Guidolin.

 

Indisponibili: Lazzari, Faraoni.

 

Squalificati: nessuno.

 

Diffidati: Allan.

 

 

Arbitro: Paolo Silvio Mazzoleni (Bergamo).

 

Assistenti di linea: Niccolai – Giordano.

 

Assistenti di porta: Rocchi – Guida.

 

Quarto uomo: Giachero.

Categories: Sport
Tags: CalcioInter