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Contratto da un miliardo di dollari per Saipem in Arabia Saudita e Nigeria

Saipem, società controllata da Eni, che opera anch’essa nel settore petrolifero, ha vinto due nuovi contratti E&c Onshore in Arabia Saudita e in Nigeria di tipo Epc.

In Arabia Saudita, la società controllata En, ha vinto un contratto con Saudi Amarco e Sumimoto Chemical, per Naphtha and Aromatic Package (RP 2) del Progetto Raghib II. Questo nuovo piano prevede un allargamento del complesso integrato di impianti petrolchimici e di raffinazione nella città di Raghib, situata a Nord nella costa occidentale dell’Arabia Saudita. Questo grande complesso potrà trattare, dopo l’espansione, anche un ulteriore allargamento di 30 milioni di piedi cubici standard di etano al giorno e 3 milioni di tonnellate di nafta annuali.

E non solo questo: Saipem dovrà costruire e approvigionare due nuove unità di trattamento, cioè un impianto di conversione della nafte e un complesso per la produzione di composti aromatici che dovranno essere completate entro la fine del 2015.

In Nigeria invece, il gruppo petrolifero, ha firmato un contratto con Shell Petroleum Development Company (anche in questo caso contratto EPC) per il progetto Otumara-Saghara-Escravos Pipeline, che verrà sviluppata a 65 km a Nord-Ovest di Warri. Questo nuovo piano prevede l’approvigionamento, la costruzione e la messa in servizio di una rete di gasdotti, di larghezza prevista tra i 12 e i 14 pollici per una lunghezza totale di 40 km. Questa rete di gasdotti connetterà le condotte nei campi di Otumara, Saghara ed Escravos in una zona paludosa e la fine dei lavorì dobùvrà essere completata entro 18 mesi.

Questo ultimo contratto però aiuterà più Shell, che Saipem: per la Shell infatti questo progetto gli darà l’oppurtunità di rispettare la “Regolamentazione Ambientale della Nigeria” che dovrebbe azzerare le combustioni alla torcia nel paese.

Inoltre Saipem ha negoziato con Gorgon LNG per variazioni per un altro progetto in Australia.

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