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CONTRATTO BANCARI – Profumo: “Cambiamento epocale”

Dopo gli attriti e le polemiche nella trattativa sul rinnovo del contratto dei bancari i protagonisti del confronto esprimono, ognuno dal proprio punto di vista, la soddisfazione per il raggiungimento di un accordo che non era poi così ovvio. Si dice soddisfatto il capo delegazione dell’Abi Alessandro Profumo che, in un’intervista al quotidiano finanziario Mf, sottolinea che l’accordo sul nuovo contratto bancari non era scontato perchè “trovare una sintesi – spiega Profumo – non è stato semplice. Si sono dovuti fare dei compromessi, da una parte e dall’altra, ma il risultato alla fine è soddisfacente”.

Il banchiere specifica che l’accordo “ci permetterà di affrontare un momento di grande cambiamento del settore, in termini sia di assetti societari che di modelli di relazione con la clientela, avendo in piedi un sistema di relazioni sindacali chiaro e stabile”. Per Profumo, dunque, si hanno adesso gli strumenti giusti per gestire un cambiamento epocale nel mondo bancario e il presidente del Monte dei Paschi sottolinea che anche i leader sindacali hanno capito “la portata del cambiamento che stiamo affrontando“. Una frase, questa di Profumo, tutt’altro che banale e che ha almeno due chiavi di lettura: da una parte Profumo evidenzia come anche i sindacati dei lavoratori non possano più negare che sia necessario un cambiamento radicale nel futuro occupazionale del settore, dall’altra si toglie una piccola soddisfazione dicendo implicitamente che i sindacati hanno dovuto fare più di qualche passo indietro davanti alle evidenze delle difficoltà del mondo bancario.

Punto di vista molto differente, ovviamente, quello di Lando Maria Sileoni, segretario generale del Fabi, che, invece, afferma come i sindacati “siano riusciti a respingere un attacco serio delle banche all’attuale sistema di tutele dei lavoratori. Volevano la riforma degli inquadramenti e non l’hanno avuta, volevano eliminare l’area contrattuale ed è restata volevano abbattere il costo del lavoro, interrompendo la dinamica dello stesso, e hanno avuto solo delle compensazioni e il congelamento del Tfr. In cambio – aggiunge Sileoni – noi abbiamo portato a casa un contratto che ha dentro un’anima sociale“.

Due angolazioni di osservazione del risultato finale diametralmente opposte, come naturale che sia, ma alla fine della fiera, ciò che conta è che si sia arrivati a un accordo sul rinnovo del contratto bancari che possa essere soddisfacente per entrambi gli attori sulla scena della trattativa e delle relazioni sindacali in banca.

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