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Contratto bancari, ok alla piattaforma: ecco cosa prevede

Ok unanime dei sindacati alla piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale dei bancari – Tante le richieste delle associazioni, dagli aumenti in busta paga al diretto alla disconnessione – Ecco le richieste contenute nella piattaforma

Contratto bancari, ok alla piattaforma: ecco cosa prevede

Il primo passo è stato fatto. I sindacati del credito hanno dato via libera alla piattaforma per il rinnovo del contratto dei bancari, in scadenza a fine maggio. I segretari generali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin hanno dato l’ok unanime alla “piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto nazionale dei bancari”, si legge in una nota. Il rinnovo, ricordiamo, riguarda 300mila persone.

Il testo passerà ora al vaglio delle strutture sindacali territoriali e delle assemblee dei lavoratori, che si concluderanno entro metà maggio. Lo scopo è quello di presentare la piattaforma all’Abi (Associazione Banche italiane) entro il 31 maggio.

CONTRATTO BANCARI: GLI AUMENTI

Tra le richieste più care ai lavoratori contenute all’interno della piattaforma firmata dai sindacati c’è senza dubbio quella relativa all’aumento di 200 euro lordi in busta paga (6,5% in termini percentuali), un importo che comprende il recupero dell’inflazione al 4,1% fino al 2021, l’incremento di due punti della produttività e il riconoscimento dell’impegno (0,4%) in termini operativi e professionali dei lavoratori.

“La richiesta di 200 euro – spiegano le associazioni nella nota congiunta – è giustificata dai 9,3 miliardi di euro di utili nel 2018 dell’intero settore bancario e dall’aumento della produttività delle lavoratrici e dei lavoratori”.

I sindacati spingono inoltre sulla riduzione al 10% (dal 20%) del divario salariale dei contratti complementari. Prevista infine la richiesta di adeguamento dei buoni pasto: 5,29 per quelli cartacei, 7 euro per quelli elettronici.

CONTRATTO BANCARI: LE ALTRE RICHIESTE

I sindacati chiedono anche un ampliamento dell’area contrattuale, conferma del Foc (Fondo per l’occupazione) per tutelare i lavoratori, una cabina di regia sui processi di digitalizzazione, l’abolizione del salario d’ingresso per i giovani.

Dal punto di vista dei diritti, attraverso la piattaforma i sindacati chiederanno alle banche di “migliorare” le tutele dei dipendenti, prevedendo la reintegra in caso di licenziamento illegittimo e dunque il superamento del Jobs Act che aveva modificato l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori. Tra le richieste figurano anche la revisione degli inquadramenti, il diritto soggettivo alla formazione, una regolamentazione specifica per il whistleblowing (denunce anonime interne), regole nazionali per lo smart working, lo stop alle indebite pressioni commerciali”.

Confermate infine le novità sul diritto alla disconnessione, garanzia in base alla quale i bancari potranno avere la libertà di disconnettersi dalla rete aziendale dopo l’orario di lavoro, nei weekend e nei giorni di ferie e malattia.

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