Adesso la rottura è definitiva. Oggi era una giornata cruciale sulla delicata questione relativa al rinnovo del contratto nazionale dei bancari. Ma l’incontro fra sindacati e rappresentanti dell’Associazione bancaria italiana (Abi) non ha portato a nessuna convergenza, causando piuttosto la rottura definitiva delle trattative.
Lo ha annunciato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, al termine del vertice con Abi, spiegando che “ora si apre una fase di organizzazione interna tra i sindacati, riuniremo i lavoratori in assemblea dal 15 dicembre e diamo un orientamento per lo sciopero nazionale che sarà indetto presumibilmente nella seconda metà di gennaio 2015″.
Uscendo dalla sede milanese dell’Abi Sileoni ha aggiunto anche che i sindacati intendono anche “interrompere le relazioni industriali in tutti i gruppi, a partire dalla data dello sciopero”.
Sui possibili sviluppi futuri della vicenda in relazione soprattutto alle eventuali prossime azioni dell’Abi, Sileoni ha ipotizzato: “Probabilmente potrà disdettare il contratto nazionale ma a quel punto si assume una responsabilità enorme di fronte al Paese”.
