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Contratto bancari: accordo raggiunto. Firmato il nuovo contratto. Ecco le ultime novità

Pixabay

Fumata bianca. Il rinnovo del contratto nazionale dei bancari è stato firmato. L’Abi ha risposto positivamente alle richieste dei sindacati. Trova, quindi l’intesa tra i sindacati (Fabi, First, Fisac, Uilca e Unisin)e Abie. Festeggiano gli 280 mila dipendenti delle banche italiane.

Una firma che doveva essere messa su calce entro il 25 novembre in modo da versare la prima parte di incrementi all’interno della busta paga di dicembre.

Il contratto scadrà a marzo 2026. L’orario settimanale si riduce di mezz’ora a 37 ore.

Si tratta «di uno dei più importanti rinnovi contrattuali della storia del settore bancario del nostro Paese” ha spiegato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

Bancari: 1.750 euro in più a dicembre

Se l’accordo per l’aumento di 435 euro del nuovo contratto bancari era già stato raggiunto, più difficile è stato arrivare ad un intesa sugli arretrati, lo scoglio principale dello scontro tra le parti. Il contratto bancario è scaduto alla fine del 2022, e i sindacati chiedevano un calcolo dettagliato degli arretrati da gennaio a oggi anziché una cifra forfettaria.

Secondo l’ultima ipotesi concordata tra Abi e i sindacati, la prima tranche di aumento da 250 euro sarà erogata a dicembre, insieme a ulteriori 250 euro per la tredicesima mensilità.

Previsti, inoltre, 1.250 euro di arretrati (corrispondenti a cinque mesi a partire da luglio), che saranno pagati alla fine dell’anno. In totale, i dipendenti bancari, riceveranno a dicembre un aumento di 1.750 euro per il livello medio di riferimento.

Busta paga più alta di sempre

L’accordo è stato raggiunto nella riunione tecnica di ieri tra i rappresentanti dell’Associazione Bancaria Italiana e i sindacati Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin. Se sarà confermato lo schema discusso nelle ultime ore, la busta paga di dicembre per i bancari sarà la più alta di sempre.

Sia il Casl di Abi che i sindacati stanno esaminando attentamente i testi, sia dal punto di vista economico che normativo, in previsione del rush finale.

Gli ultimi aspetti da risolvere

Gli ultimi temi ancora in discussione includevano la definizione dell’orario di lavoro, la possibile estensione a tre anni del contratto (ipoteticamente fino a marzo 2026), e le questioni legate alla mobilità e ai trasferimenti. Le proposte di cambiamento sembrano mirare a una maggiore flessibilità per affrontare le riorganizzazioni nel settore.

Le banche hanno proposto un aumento della distanza massima per la mobilità da 50 a 70 chilometri, ma potrebbe essere trovato un compromesso a 60 chilometri. In aggiunta, si sta valutando l’istituzione di un limite d’età, fissato a 55 anni, oltre il quale i dipendenti non potranno essere spostati o trasferiti. Si cerca la sintonia anche sul tema della formazione, ritenuta sempre più cruciale per migliorare l’occupabilità e affrontare la trasformazione digitale, coinvolgendo un vasto numero di persone.

Il nuovo ruolo del Foc

Per agevolare le uscite, si sta considerando l’uso congiunto del Fondo per l’occupazione (Foc) e del Fondo di solidarietà.

Il Foc è finanziato dai lavoratori bancari attraverso un contributo basato su una giornata lavorativa annua pro capite. Il suo utilizzo, (il Fondo ha riserve per quasi 120 milioni di euro) servirebbe a coprire eventuali perdite retributive e contributive dei lavoratori senior che scelgono volontariamente il part-time prima di optare per il prepensionamento attraverso il Fondo di solidarietà.

Una sinergia tra i due fondi che mira a garantire la sostenibilità sociale del settore senza il ricorso agli ammortizzatori sociali e alle finanze pubbliche.

Le nuove buste paga

Le nuove buste paga prevedono un aumento salariale per i diversi livelli del quadro direttivo. Nel quadro direttivo di quarto livello (QD4), lo stipendio passerà da 4.575,56 euro a 5.160,06 euro a regime entro marzo 2026. Altri livelli, come il QD3, passeranno da 3.899,01 euro a 4.396,88 euro, il QD2 da 3.483,38 euro a 3.965,48 euro, e il QD1 da 3.283,73 euro a 3.743,21 euro. Nella terza area professionale, ci saranno aumenti per i vari livelli, ad esempio, al quarto livello da 2.906,90 euro a 3.341,90 euro. Il quadro completo mostra un miglioramento salariale significativo per diversi livelli di posizioni professionali.

FIRST CISL

AGGIORNATO ALLE ORE 17,10

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