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Conto corrente online: addio chiavetta, si usa lo smartphone

Dal 14 settembre, per accedere all’home banking e gestire i pagamenti si dovranno utilizzare i codici generati o trasmessi via cellulare. Ecco tutto quel che c’è da fare e da sapere

Conto corrente online: addio chiavetta, si usa lo smartphone

Per chi ha un conto corrente online è arrivato il giorno della rivoluzione. Il 14 settembre è entrata in vigore una nuova direttiva europea (la PSD2, Payment services directive 2) che introduce una serie di novità sui pagamenti digitali, con l’obiettivo di renderli più sicuri e trasparenti.

DALLA CHIAVETTA (TOKEN)…

Dal punto di vista dei correntisti, l’innovazione più rilevante riguarda l’home banking. Per accedere e gestire i vari servizi non si potrà più usare la vecchia chiavetta digitale (in gergo, token), il piccolo dispositivo fornito dalle stesse banche che forniva password temporanee su richiesta degli utenti.

…ALLO SMARTPHONE (DIGITAL TOKEN)

Da oggi, al posto della chiavetta è obbligatorio usare lo smartphone (si parla perciò di mobile token). In sostanza, quando è necessario autenticare l’utente per autorizzare una qualsiasi operazione – dal bonifico alla ricarica del telefono – il pin o la password usa e getta saranno generati da un’app scaricabile sullo smartphone, oppure inviati dall’istituto di credito al cliente via sms.

PERCHÉ È PIÙ SICURO

Così facendo si suppone che il livello di sicurezza aumenti, perché normalmente i telefoni sono a loro volta protetti da pin, password o riconoscimento di dati biometrici come le impronte digitali o la scansione facciale. Attenzione: la procedura via smartphone diventa l’unica possibile, a prescindere dal dispositivo usato per accedere all’home banking (computer, tablet o lo stesso smartphone).

MOLTE BANCHE HANNO GIÀ CAMBIATO IL SISTEMA

Si tratta in realtà di un cambiamento introdotto già da molte banche (la direttiva è del 2015), ma che adesso viene esteso a tutti gli istituti, salvo alcune deroghe concesse da Bankitalia.

CHI NON SI ADEGUA PAGA DI PIÙ

In realtà, in alcuni casi la vecchia chiavetta potrebbe essere ancora utilizzata, ma sarà disincentivata con costi aggiuntivi e verrà affiancata da altri sistemi più moderni e sicuri. Potrebbero dover pagare di più anche gli utenti che non hanno uno smartphone capace di supportare le nuove app.

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