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Contabilità, Oic verso la modifica degli standard

FIRSTonline

Conclusa nel 2016 la revisione di 20 principi contabili nazionali necessari alla redazione del bilancio OIC, l’Organismo Italiano di Contabilità, ha avviato la fase preparatoria per la modifica degli altri standard ancora non oggetto del proprio intervento. Lo ha detto Paolo Gnes, Presidente del Consiglio di Sorveglianza dell’OIC, nel corso della presentazione della relazione annuale svoltasi giovedì a Roma.

La Fondazione svolge il ruolo di standard setter per i principi contabili nazionali ed è stata pertanto chiamata a modificare gli stessi standard per adeguarli al nuovo quadro normativo definito dalla direttiva sul bilancio di esercizio e consolidato per le società di capitali europee che non adottano i principi internazionali IAS/IFRS.

Il primo principio contabile che sarà oggetto del nuovo ciclo di revisioni sarà l’OIC 11 sui postulati di bilancio, la cui modifica è imposta – ha spiegato Gnes – dal “chiarimento dei concetti di rilevanza e di prevalenza della sostanza sulla forma contenuto nel decreto legislativo 139 del 2015, e dal progetto in corso di aggiornamento del framework degli IAS”. Sarà poi la volta dei principi contabili non interessati dal lavoro del 2016 e di temi di particolare importanza su cui l’OIC non si è ancora espresso.

“Nell’avviare ogni nuovo progetto l’OIC – ha detto ancora il Presidente del Consiglio di Sorveglianza della Fondazione – seguirà un approccio evidence-based. Ogni intervento di revisione di un principio contabile esistente o di emanazione di uno nuovo sarà preceduto da una raccolta di evidenze volta ad individuare con esattezza i problemi che lo standard setter è chiamato a risolvere”.

Il processo è già iniziato. Con l’inizio di giugno l’OIC ha posto in consultazione tre questionari per la raccolta di problemi applicativi in materia di ristrutturazioni del debito, operazioni straordinarie e iscrizione dei ricavi in bilancio.

“Il progetto di aggiornamento dei postulati di bilancio e l’emanazione di un principio contabile sui ricavi – prosegue il discorso del presidente – assumono particolare rilievo anche a seguito della nuova disciplina fiscale sul reddito d’impresa”. In questo contesto è stata ricordata l’importante innovazione fiscale che prevede che “ai fini della determinazione del reddito imponibile per i soggetti, diversi dalle micro-imprese, che redigono il bilancio in conformità alle disposizioni del codice civile valgono i criteri di qualificazione, imputazione temporale e classificazione in bilancio previsti dai principi contabili nazionali”.

Nel piano di lavoro annunciato per il prossimo anno particolare attenzione verrà poi riservata al principio di proporzionalità “valutando anche la possibilità di introdurre regole semplificate per le imprese di piccole dimensioni”.

Attività di rilievo di OIC riguarderà anche i principi contabili internazionali recentemente omologati o sul punto di esserlo (tra cui l’IFRS 9 sugli strumenti finanziari e l’IFRS 15 sui ricavi) per i quali sta prendendo avvio la fase di implementazione. “In questo periodo di tempo – è stato sottolineato – è alta l’aspettativa che i national standard setter e quindi anche l’OIC siano di supporto alle imprese per individuare e risolvere tempestivamente i problemi applicativi che si presenteranno”.

Uno snodo fondamentale di quest’azione di fine tuning è rappresentato non soltanto dallo IASB (standard setter degli IAS) ma anche dall’EFRAG, l’organismo di consulenza tecnica della Commissione Europea in materia di principi contabili, nel cui board partecipa anche Angelo Casò, Presidente del Consiglio di Gestione dell’OIC. Intervenendo alla successiva tavola rotonda Casò ha tracciato un bilancio positivo dell’attività dell’EFRAG sottolineando la necessità che l’organismo europeo partecipi in modo sempre più attivo nella delicata fase di implementazione dei principi contabili internazionali.

Alla presentazione della relazione annuale sono anche intervenuti Gian Paolo Ruggiero (MEF- Dipartimento del Tesoro), Antonio Renzi (Banca d’Italia), Silvana Anchino (Consob). Alla tavola rotonda hanno preso parte, oltre ad Angelo Casò, Mario Boella (Assirevi), Annibale Dodero (Agenzia delle Entrate), Andrea Foschi (consigliere CNDCEC), Francesca Mariotti (Confindustria), Ivan Vacca (Assonime) e Laura Zaccaria (Abi).

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