A febbraio 2022 i consumi elettrici in Italia sono aumentati del 2,8% rispetto allo stesso mese del 2021, attestandosi a quota 25,5 miliardi di kWh. Lo certifica Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, secondo cui anche nel settore industriale si è registrato un incremento del 5% rispetto a febbraio 2021 “grazie alla sostanziale ripresa dei principali comparti monitorati”, commenta la società guidata da Stefano Donnarumma.
I consumi elettrici a febbraio 2022
Andando avanti coi dati, nei primi due mesi dell’anno in corso il fabbisogno nazionale è in aumento del 2,1% rispetto al periodo gennaio-febbraio del 2021 (+1,7% il valore rettificato).
Febbraio 2022, con lo stesso numero di giorni lavorativi dello stesso mese del 2021 e una temperatura media inferiore di 0,5°C, ha registrato un aumento della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, del 2,4%.
A livello territoriale, l’incremento maggiore si è verificato al Nord (+2,9%), seguito da Sud e Isole (+2,8%) e Centro (+2,3%).
“In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, è aumentato dello 0,8% rispetto a gennaio di quest’anno”, fa sapere Terna.
Produzione nazionale all’86%, crescono le rinnovabili
Nel mese di febbraio 2022 la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’86% con la produzione nazionale e per il restante 14% dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta è risultata pari a 22,2 miliardi di kWh (+7,5%). Le rinnovabili hanno coperto il 29% della domanda elettrica. In crescita anche le fonti di produzione eolica (+32,8%), termica (+19%), fotovoltaica (+16,6%) e geotermica (+1,9%), netto calo invece per quella idroelettrica (-51,3%) “per effetto delle scarse precipitazioni che hanno caratterizzato il periodo e che comportano anche un livello di riempimento degli invasi prossimo ai valori minimi registrati negli ultimi 50 anni”, sottolinea Terna.
Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a -19,8% per un effetto combinato di un aumento dell’export (+99%) e di una diminuzione dell’import (-14,8%), fenomeno riscontrato già nei tre mesi precedenti.
Sale la domanda degli industriali
Secondo L’indice IMCEI, che prende in considerazione i consumi industriali delle imprese cosiddette ‘energivore’, dopo la flessione registrata a gennaio, a febbraio 2022 il consumo di energia elettrica delle imprese energivore è salito del 5% rispetto allo stesso mese del 2021 e del 2,8% rispetto a gennaio 2022 (dati destagionalizzati e corretti dall’effetto calendario). Positive le rilevazioni di tutti i principali settori, ad eccezione dei comparti dei mezzi di trasporto e dei metalli non ferrosi.