Tzunami Covid-19 sui consumi. Lo rivela un’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio, secondo cui nel 2020 i consumi crolleranno del 10,9%. In numeri significa che entro fine anno andranno in fumo 116 miliardi di euro, 1.900 euro pro-capite.
CONSUMI A PICCO NEL NORD ITALIA
A livello territoriale, sarà il Nord l’area più penalizzata, (-11,7% pari a -65 miliardi), un ribasso che riporterà il livello dei consumi alla metà degli anni ’90. Un’evidenza, commenta l’associazione, “che conferma l’unicità dell’anno in corso nella storia economica italiana del dopoguerra”.
Il 60% del calo nazionale complessivo sarà infatti concentrato nelle 8 regioni del Nord, con la Lombardia a conquistare il primato negativo: in valori assoluti la perdita per la regione sarà pari a 22,6 miliardi di euro di consumi.
Va un po’ meglio il Mezzogiorno (-8,5%) con la Campania che perde l’8,8% dei consumi e la Sicilia l’8,2%. Ciò è legato, secondo i commercianti, alla minore presenza di turisti stranieri e al maggior peso di lavoratori il cui reddito disponibile non è stato colpito dal lockdown. Ma la capacità di reazione del Mezzogiorno – prosegue lo studio – “sono ben più ridotte”. Senza contare che negli ultimi 10 anni i consumi nel Nord sono saliti di tre punti percentuali, mentre al Sud hanno ceduto oltre dieci punti percentuali di spesa in termini reali.
“In ogni caso – sottolinea Confcommercio – il quadro complessivo appare sconfortante e in tutti i territori, per differenti ragioni, dovrebbero trascorrere almeno cinque anni per tornare ai livelli di spesa pro capite del 2019. Rimangono, pertanto, fondamentali riforme strutturali, da finanziare in parte con i fondi europei, per tornare a crescere a ritmi più coerenti con le legittime aspettative di famiglie e imprese”.
“Nessuna area del Paese – avverte il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli – è stata risparmiata dalle conseguenze del Covid. Nell’anno in corso perderemo oltre 116 miliardi di consumi e circa 9,5 punti di Pil. Per tornare a crescere, grazie anche ai fondi europei. Servono provvedimenti più incisivi e rapidi nella loro applicazione. Il tempo non gioca a nostro favore e i nodi fiscali e burocratici che rallentano la crescita devono ancora essere risolti”
CONSUMI: LA CLASSIFICA DELLE REGIONI
Secondo l’analisi sui consumi regionali nel 2020 realizzata dall’Ufficio studi di Confcommercio, la Lombardia sarà in valori assoluti la regione in cui i consumi si contrarranno di più (-22,6 miliardi). In termini percentuali però il primato negativo spetta al Trentino Alto Adige, dove i consumi scenderanno del -16%. Male anche il Veneto (-15,1%), la Valle d’Aosta (-14,2%), la Toscana (-13,8%), il Lazio (-11,8%) e l’Emilia Romagna (-10,9%).
Riduzioni più contenute sono invece attese in Molise (-7,2%), Puglia (-7,8%) e Basilicata (-7,9%).