In arrivo per i consumatori italiani oltre 63 milioni di euro, frutto dei proventi delle sanzioni comminate dall’Antitrust. In realtà, le risorse versate all’entrata del bilancio dello Stato sul capitolo relativo a “somme derivanti da sanzioni amministrative irrogate dall’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato da destinare ad iniziative a vantaggio dei consumatori”, affluite al 30 novembre 2011, ammontano complessivamente a 134.535.547,9 euro.
Ma – ricorda il sottosegretario per l’economia e le finanze Gianfranco Paolillo, rispondendo a una interrogazione della deputata Pd Laura Froner – la legge di stabilità 2012 stabilisce che le somme versate entro il 31 ottobre 2011 all’entrata del bilancio dello Stato e non riassegnate alle pertinenti unità previsionali, siano acquisite definitivamente al bilancio dello Stato per l’importo di 70.714.000 euro.
E dunque “tale disposizione ha determinato la non riassegnabilità di una quota rilevante delle risorse affluite in entrata e destinate ad iniziative a vantaggio dei consumatori”. Ne consegue che dei 134 milioni incassati dall’Antitrust, ne restano riassegnabili 63.821.547,92. Somme che – puntualizza Paolillo – possono essere riassegnate anche nell’esercizio successivo con decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica ad un apposito fondo iscritto nello stato di previsione del Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato.
“Conseguentemente – è l’assicurazione del sottosegretario – le risorse affluite nel corso del 2011 potranno essere riassegnate ai pertinenti capitoli di spesa del Ministero dello Sviluppo economico anche nel corso del 2012”.