“Se non avessimo preso le misure necessarie (sullo stop all’indicizzazione delle pensioni medie e alte), sarebbe intervenuto il default dell’Italia oppure sarebbe arrivata la Troika”. E’, come sempre, garbato, ma molto netto il commento dell’ex premier Mario Monti alla controversa sentenza della Corte Costutuzionale di condanna del blocco della perequazione delle pensioni deciso nel 2011 dal suo governo.
“Rispetto la sentenza della Corte, come sempre, ma sono perplesso” aggiunge Monti che richiama le notizie giornalistiche secondo cui “la sentenza sarebbe stata adottata con sei voti a favore e sei contrari e il sì determinante del presidente” della Consulta.
Poichè la sentenza farà felici molti pensionati. che potrebbero recuperare da 4.700 a 10mila euro, ma rischia di essere una vera e propria tegola sulle casse dello Stato, che può arrivare a costare fino a 9 miliardi di euro, “immagino – osserva Monti – che il Governo non si limiterà a subire silente l’impatto finanziario”.
Ora tocca a Renzi decidere il da farsi ed è probabile che nei prossimi giorni quando sarà reso noto il testo della sentenza, si farà vivo insieme al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.