Italia, Spagna, Francia e Belgio, con un’azione coordinata dall’Autorità europa di vigilanza sui mercati (Esma), hanno deciso, date le straordinarie condizioni del mercato, di vietare le vendite allo scoperto per 15 giorni.
Italia – La Consob ha deciso, in una riunione precedente all’apertura dei mercati, che per 15 giorni sarà vietato “di assumere posizioni nette corte ovvero incrementare posizioni nette corte esistenti, anche intraday, in relazione al capitale degli emittenti del settore finanziario”. A spingere la Consob verso questa misura è stata “la straordinarietà delle condizioni di mercato rilevate nelle sedute del mese di agosto 2011, caratterizzate da un rilevante incremento della volatilità”.
Il divieto di vendere allo scoperto riguarda nello specifico 29 società: Azimut Holding, Banca Carige, Banca Finnat, Banca Generali, Banca Ifis, Banca Intermobiliare, Mps, Banca Popolare Emilia Romagna, Banca Popolare Etruria e Lazio, Banca Popolare Milano, Banca Popolare Sondrio, Banca Profilo, Banco di Desio e Brianza, Banco di Sardegna, Banco Popolare, Cattolica Assicurazioni, Credito Artigiano, Credito Emiliano, Credito Valtellinese, Fondiaria-Sai, Generali, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Mediolanum, Milano Assicurazioni, Ubi Banca, Unicredit, Unipol e Vittoria Assicurazioni.
Francia – Il Presidente dell’Autorité des Marchés Financiers (Amf) ha già annunciato che da oggi per 15 giorni sarà ”vietato creare o ampliare posizioni corte nette, anche intraday, in azioni ordinarie o titoli che danno accesso al capitale delle seguenti istituti di credito e compagnie assicurative: Aprile Group, Axa, Bnp Paribas, CicC, Cnp, Assurances, Credit Agricole, Euler Hermes, Natixis, Parigi Re’, Scor, Société Générale”. Sono dunque tenute sotto controllo principalmente le operazioni su titoli bancari e assicurativi.
Spagna – La Cnmv, la Consob spagnola, ha voluto subito prendere le dovute precauzioni, imponendo il divieto di vendere allo scoperto titoli finanziari, soprattutto per proteggere le azioni di Banca Cicica, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Banco de Sabadell, Banco de Valencia, Banco Espanol de Credito, per un periodo anch’esso di 15 giorni da oggi, ma che può essere proporogato. Si legge in una nota che “il divieto provvisorio si applica a qualsiasi operazione su azioni o indici, operazioni che presuppongano la creazione o l’aumento di posizioni corte su azioni di società spagnole del settore finanziario” incluse le operazioni in contanti, i derivati sugli scambi o derivati Over the counter (Otc).