Grandi cambiamenti in vista per chi frequenta i mercati finanziari. Dal primo novembre entrerà in vigore il nuovo regolamento dell’Unione europea sulle vendite allo scoperto e su alcune norme relative ai Cds (credit default swap, derivati che assicurano dal rischio default di altri titoli). Il testo è stato recepito nel decreto sviluppo e renderà obbligatorio comunicare alle autorità nazionali competenti (nel nostro caso alla Consob e alla Banca d’Italia) le posizioni nette corte individuali su azioni quotate e titoli di Stato. L’obbligo scatterà al raggiungimento della soglia dello 0,2% del capitale sociale dell’emittente o di un determinato controvalore per i titoli di Stato.
In arrivo anche il divieto di vendite allo scoperto “nude” (ossia senza la disponibilità dei titoli) su azioni e titoli di Stato. Inoltre non si potranno assumere posizioni speculative sui Cds legati ad emittenti sovrani. Le regole saranno valide sia sui mercati tradizionali sia su quelli over-the-counter. “Obblighi di comunicazione e divieti – precisa la Consob – non valgono per i primary dealer di titoli di Stato e Cds sovrani e per i market maker, a condizione della notifica preventiva dell’esenzione all’autorità di vigilanza competente”.
Gli investitori, a partire dal primo novembre, dovranno trasmettere alla Consob le loro posizioni nette corte su azioni usando il sistema di reporting pubblicato sul sito internet www.consob.it nella sezione “Mercati”, sottosezione “Vendite allo scoperto”. Le segnalazioni di posizioni nette corte su titoli azionari saranno pubblicate sul sito della Consob nel caso raggiungano lo 0,5% del capitale sociale.