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Consob alle società: “Chiarite i conti con Mosca”. Borse caute sulle trattative tra Russia e Ucraina

La Consob chiede alle società quotate di specificare gli effetti dell’invasione russa sui loro bilanci – Borse prudenti dopo il grande rimbalzo della scorsa settimana

Consob alle società: “Chiarite i conti con Mosca”. Borse caute sulle trattative tra Russia e Ucraina

La Consob ha alzato il livello di guardia, con un Richiamo di attenzione sul comportamento e sui rischi che la guerra ha innescato. Con l’approvazione dei bilanci, o al massimo con le prossime assemblee, infatti, ogni società quotata dovrà raccontare l’impatto dell’invasione russa in Ucraina sulla propria vita aziendale e finanziaria.

Intanto, dopo una settimana di recuperi (+4,70% Milano) i mercati finanziari si avviano ad un’apertura cauta, nell’attesa di verificare quanto siano fondate le anticipazioni del ministro degli Esteri turco su un possibile, prossimo cessate il fuoco in Ucraina. I futures di Wall Street segnalano una partenza in ribasso di mezzo punto, frena nella notte Hong Kong, grande protagonista del rimbalzo dei titoli tech.

A far salire il prezzo del petrolio (+3,8% a 108 dollari il Wti, 111,5 il Brent), intanto, provvede l’attacco missilistico a installazioni petrolifere saudite da parte degli houti dello Yemen. Ma il colosso saudita, che festeggia l’aumento del 120% di profitti nel 2021, ha garantito l’aumento degli investimenti per 50 miliardi di dollari in risposta alle richieste Usa. Il Wall Street Journal scrive stamattina che nelle ultime settimane gli Stati Uniti hanno spostato in Arabia Saudita alcune batterie di missili intercettori Patriots: è l’ora della diplomazia dei missili, ahinoi.

La Cina ha deluso chi sperava in una nuova ondata di stimoli ai listini. Il tasso di riferimento sui prestiti ad un anno è stato confermato al 3,7%. Negli ultimi giorni, dopo le dichiarazioni pro-mercato arrivate dal vicepremier Liu He, qualcuno aveva messo in conto la possibilità di un taglio del costo del denaro.

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen è in calo dello 0,6%, nel giorno in cui decade il lockdown della capitale della tecnologia. Evergrande, il colosso malato del mattone, è sospesa in arresa di comunicazioni.

Chiusa Tokyo per la festa di primavera (giorno dedicato alla visita dei cimiteri), perde lo 0,4%. Gli ultimi dati della bilancia commerciale diffusi stanotte mettono in luce un preoccupante aumento dei costi delle importazioni di combustibile e una flessione dell’export, penalizzato dallo stop alle vendite di automobili in Russia.

Il dollaro si apprezza stamattina sulle principali valute dell’Asia, soprattutto sullo won della Corea del Sud e sulla rupia indiana. Euro dollaro in calo dello 0,2%, a 1,104. Il Treasury Note a 2,14%, poco mosso.

L’indice Bloomberg Commodity apre in rialzo dell’1,3%, a 125 punti, dal -2,4% della scorsa settimana. Il gas naturale europeo, sempre al centro dell’attenzione, ha chiuso la settimana in calo del 19%, a 105 euro per mwh.

L’Europa sta accelerando le trattative a livello internazionale per ridurre la dipendenza dal gas russo. il ministro federale dell’Economia, Robert Habeck (Verdi), considera di aprire un nuovo forte legame commerciale con il Qatar, primo esportatore mondiale di gas naturale liquefatto.

La guerra infuria, ma l’Europa fa i primi conti sul costo economico del conflitto. Oggi la Germania rende noti i prezzi alla produzione di febbraio, mercoledì sarà la volta della Gran Bretagna, che pubblicherà anche i dati sull’inflazione. Sempre per mercoledì è atteso l’indice preliminare sulla fiducia dei consumatori nell’Eurozona a marzo.

Ma il primo test affidabile arriverà giovedì con la pubblicazione dei dati sull’andamento degli indici sull’attività di manifattura e servizi a febbraio. Reuters prevede una discesa dell’Eurozona a 53,8 punti (da 55.5). Ma non pochi economisti ritengono che la discesa della congiuntura sia stata assai più pesante, tanto da spingere l’indice sotto quota 50, confine della recessione. Il giorno dopo uscirà l’Ifo, l’indicatore della fiducia delle imprese tedesche. Si stima un calo di cinque punti almeno.

I numeri sull’impatto della guerra sull’economia cadono in un momento di forti contrasti ai vertici della Bce. Christine Lagarde, che parlerà stamane, ha già sottolineato che la Banca centrale è pronta a rivedere la decisione di tagliare gli stimoli alla crescita di fronte al peggioramento dei dati. Una parte del direttorio però insiste ad accelerare la lotta all’inflazione. Un’indicazione sugli orientamenti della banca arriverà giovedì con la pubblicazione del bollettino economico della Bce.

Ma anche la comunità finanziaria è concentrata sui grandi appuntamenti diplomatici della settimana. L’attesa è tutta per il Consiglio europeo in programma giovedì e venerdì, preceduto dal vertice Nato. La grande novità questa volta è che giovedì 24 parteciperà anche il presidente Usa Joe Biden. Un segnale di sostegno e coesione con gli alleati europei.

A Mosca, evitato per ora il default, riapre in parte stamane la piazza finanziaria. Il listino azionario resta sospeso, ma riprendono gli scambi sui bond governativi.

Martedì a Montecitorio è attesa l’informativa urgente di Roberto Cingolani sui rincari dei costi dell’energia e sulle misure adottate per contrastarne gli effetti, dopo che venerdì il governo ha varato un decreto che punta a mitigare i rincari vivacemente contestato dalla Confindustria, più sensibile ai colossi pubblici dell’energia che alle imprese manifatturiere.

Archiviati gli appuntamenti delle banche centrali, le Borse sono chiamate a confermare se lo sprint della passata settimana (la migliore dal 2020 per il Nasdaq) ha segnato la fine dei ribassi, oppure, come pare più probabile, se si è trattato di una violenta reazione tecnica all’ipervenduto.

Sul fronte societario, a Wall Street stasera terranno banco i conti di Nike, un’ottima spia dell’andamento della domanda di consumi. Attenzione giovedì al bilancio di Nio, tra i grandi dell’auto elettrica cinese.

Sul fronte dei conti di Piazza Affari in arrivo martedì le trimestrali di Poste italiane, mercoledì sarà la volta di Hera, giovedì quella di Exor e Daimler Truck holding, mentre venerdì Saipem presenterà il proprio piano strategico.

Oggi si terranno i cda di Rcs Mediagroup, Banca Finnat, PharmaNutra, e Seco.

Standard’s & Poor’s ha alzato il rating a lungo termine di Stellantis a “BBB” da “BBB-”, outlook stabile. La decisione, si legge, riflette la valutazione che la flessibilità dei costi del gruppo sarà in grado di compensare parzialmente l’impatto di maggiori interruzioni dell’approvvigionamento nel 2022 e nel 2023. L’upgrade segue «la solida performance del gruppo nel 2021» nonostante la crisi dei chip.

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