Consip estende la sua offerta nel settore dei lavori pubblici con due nuove modalità digitali di acquisto per amministrazioni e Imprese. La prima è l’ampliamento dei bandi del mercato elettronico della Pa (Mepa) – attivi dal 2016 e finora dedicati ai soli lavori di manutenzione – a tutte le tipologie di lavori pubblici, incluse le nuove opere. La seconda è l’estensione dell’utilizzo delle “Gare in Asp” (Application service provider) – procedure svolte dalle singole stazioni appaltanti sul sistema telematico di Consip (piattaforma di e-Procurement), previa autorizzazione di quest’ultima, ma in cui la responsabilità e la gestione ricadono sulle stazioni appaltanti – a tutti i lavori pubblici e alle concessioni di servizi.
A partire dal 20 gennaio 2022 – si legge in un comunicato – le amministrazioni potranno svolgere negoziazioni con i fornitori abilitati da Consip – quasi 42mila – fino a un valore massimo di 5,38 milioni di euro (soglia comunitaria prorogata fino al 30/06/2023 dal cd. DL “Semplificazioni-bis”).
Con l’occasione, le 47 Categorie SOA (tra Opere Generali e Specializzate) già presenti sul Mepa, saranno integrate con le ultime 5 SOA mancanti (OS: 13, 18A, 18B, 23 e 32). Inoltre, l’estensione consentirà alle Pa di acquisire strutture prefabbricate in cemento armato, di realizzare componenti strutturali in acciaio o metallo e di appaltare la demolizione di opere. E da quest’anno sarà per la prima volta possibile bandire sul Mepa anche concessioni di servizi.
Entrambe le iniziative offrono alla pubblica amministrazione e alle imprese il vantaggio di utilizzare una sola piattaforma per tutte le tipologie di approvvigionamenti, individuando ogni volta lo strumento e la procedura più idonea tra quelle disponibili.