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Consip, Marroni lascia martedì 27

“L’assemblea del 27 chiude un’esperienza bellissima per me”: così l’amministratore delegato di Consip, Luigi Marroni, ha annunciato il suo addio – Marroni è un testimone chiave dell’inchiesta sulla centrale di acquisti della pubblica amministrazione e sulla fuga di notizie che ha azzoppato l’indagine.

Consip, Marroni lascia martedì 27

Luigi Marroni lascia Consip. L’Ad lo ha annunciato al termine di un incontro con il presidente dell’Anac Raffaele Cantone. “Il mio futuro? – ha detto – Non sarà certo in Consip, l’assemblea del 27 chiude un’esperienza bellissima per me”. “Sono un fedele servitore dello Stato – ha aggiunto – e faccio il mio lavoro fino in fondo. E’ stato un onore lavorare per lo Stato italiano”.

L’amministratore delegato di Consip è un testimone chiave dell’inchiesta sulla centrale di acquisti della pubblica amministrazione e sulla fuga di notizie che ha azzoppato l’indagine. Ai magistrati della procura di Roma, in un’audizione ad inizio giugno durata oltre sette ore, Marroni ha in sostanza confermato quando disse agli inquirenti napoletani lo scorso dicembre.

L’Ad di Consip raccontò di avere saputo da quattro diverse persone e in differenti occasioni che le sue utenze telefoniche erano sotto intercettazione. In particolare, oltre al nome di Luigi Ferrara – il presidente di Consip che si è dimesso nei giorni scorsi ed è indagato dalla procura di Roma per false informazioni ai pm – Marroni fece anche quelli di Filippo Vannoni, presidente di Pubbliacqua, municipalizzata di Firenze, del generale dei carabinieri Emanuele Saltalamacchia e dell’attuale ministro Luca Lotti. Fu invece lo stesso Ferrara, secondo Marroni, a raccontagli di aver saputo dell’inchiesta direttamente dal comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette.

Quello di oggi con Cantone, ha detto ancora Marroni uscendo dalla sede dell’Anac, “è stato un incontro stabilito da un mese ed è diventato con l’occasione anche un incontro di saluto. Abbiamo fatto un buon lavoro riconosciuto dal Parlamento, abbiamo risparmiato miliardi e sono onorato di aver contribuito al benessere dei conti dello Stato italiano”.

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