Violazione del segreto d’ufficio. Questa l’accusa nei confronti del pubblico ministero Henry John Woodcock. Secondo il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Mario Palazzi, il pm avrebbe passato alcuni atti dell’inchiesta Consip al Fatto Quotidiano.
Scendendo nei dettagli, lo scorso dicembre, quando la competenza dell’indagine su Consip passò da Napoli a Roma, sulle pagine del quotidiano di Marco Travaglio furono pubblicate alcune carte coperte da segreto. All’epoca dei fatti Woodcock era il titolare del fascicolo e secondo la Procura di Roma sarebbe stato proprio lui a promuovere la fuga di notizie.
Dell’iscrizione del pm sul registro degli indagati la Procura di Roma ha dato comunicazione al ministero della Giustizia, al Consiglio superiore della magistratura e alla Procura generale della Cassazione.
“Ho assoluta fiducia nei colleghi della procura di Roma” ha detto il pm all’agenzia Ansa “e sono quindi certo che potrò chiarire la mia posizione, fugando ogni dubbio ed ombra sulla mia correttezza professionale e personale. Non nego, tuttavia di essere molto amareggiato, e che questo è per me un momento molto difficile”.
“Posso però affermare, in piena serenità — ha concluso Woodcock — che la mia attività è sempre stata ispirata dal solo intento di servire la Giustizia, nel rispetto delle regole”.
Insieme al pubblico ministero partenopeo è stata iscritta al registro degli indagati la giornalista Federica Sciarelli, conduttrice di “Chi l’ha visto?”. Secondo gli inquirenti, la giornalista, amica del pm napoletano, sarebbe stata il tramite per il passaggio delle informazioni da Woodcock al “Fatto quotidiano”. “Non posso aver rivelato nulla a nessuno – ha affermato Federica Sciarelli – semplicemente perché Woodcock non mi svela nulla delle sue inchieste, tantomeno ciò che è coperto da segreto”.