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Consip bilancio 2021: utile a 3,2 milioni, acquisti della PA in crescita a quota 18,6 miliardi

Gli acquisti delle PA su strumenti Consip aumentano (+12%), con un’opportunità di risparmio complessivo sui prezzi di 3,2 miliardi di euro

Consip bilancio 2021: utile a 3,2 milioni, acquisti della PA in crescita a quota 18,6 miliardi

Va in archivio il 2021 di Consip, che si è chiuso con un valore della produzione di circa 78,9 milioni di euro, mol a 11,3 milioni di euro (+21% vs 2020) e un utile che è passato dagli 800 mila euro a oltre 3 milioni in 5 anni (+309%). Lo comunica la stessa società pubblica per gli acquisti della Pa, il cui Cda ha approvato il Progetto di bilancio 2021.

Secondo i dati di bilancio 2021 approvati da Consip la gestione economica è in netto miglioramento. Nel periodo 2017-2021 si sono registrati oltre 26 milioni di utile, una stabilità dei costi operativi, di supporto e funzionamento pari a 10,2 milioni di euro e un aumento a doppia cifra della disponibilità liquide che raggiungo i 39,8 milioni di euro (+41% rispetto al 2020).

Nel corso del 2021, inoltre, Consip ha generato un incremento del valore della produzione pari a 78,9 milioni di euro (+2% vs 2020). Per quanto riguarda l’Area del Programma Acquisti, invece, nel 2021 l’insieme degli strumenti di e-procurement messi a disposizione da Consip ha consentito di ‘presidiare’ una spesa complessiva della PA di 18,6 miliardi di euro (+127% rispetto al 2016 e +12% rispetto al 2020), provocando per le amministrazioni un’opportunità di risparmio complessivo sui prezzi di 3,2 miliardi di euro.

Nel corso dell’anno sono state bandite gare per un valore complessivo di 10,6 miliardi di euro (+111% vs 2016 e +56% vs 2020), pari a 93 iniziative pubblicate per corrispondenti 243 lotti. Il valore aggiudicato è circa 10,6 miliardi di euro (+95% vs 2016 e in linea con valore 2020) pari a 106 iniziative per corrispondenti 329 lotti.

Relativamente alle linee di sviluppo, un comunicato della società segnala:

• l’attuazione del PNRR attraverso la messa in disponibilità alle PA di “contratti” per l’acquisto di beni e servizi funzionali alla realizzazione dei progetti delle PA;

• l’ampliamento dell’offerta nel settore dei lavori pubblici, incluse le nuove opere, attraverso il Mercato elettronico della PA.

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