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Consiglio Ue, svolta nella notte: accordo a 28 sull’immigrazione

Un documento preparato da Italia e Francia riesce a trovare il consenso dei 28 leader europei. Si ai salvataggi in mare condivisi e ai centri d’accoglienza europei ma solo su base volontaria. Conte: “L’Italia non è più sola”. Macron: “Tappa importante, trovata la soluzione”. Merkel: “Buon segnale ma c’è ancora da fare”

Consiglio Ue, svolta nella notte: accordo a 28 sull’immigrazione

Il Consiglio Ue si sblocca nella notte: i 28 capi di Stato e di governo dell’Unione europea hanno trovato un accordo sulle conclusioni del vertice, inclusa l’immigrazione: lo ha annunciato il presidente del Consiglio europeo Tusk, al termine della lunga riunione durata in tutto 13 ore e mezzo, alle 4,30 del mattino di venerdì 29 giugno.


LA SODDISFAZIONE DEL PREMIER CONTE

“Da oggi l’Italia non è più sola. Da questo Consiglio europeo esce un’Europa più responsabile e più solidale”. E’ questo il commento del presidente del Consiglio italiano all’uscita del vertice Ueo. Nel documento finale approvato dai leader europei è “passato un nuovo approccio per quanto riguarda i salvataggi in mare: d’ora in poi si prevedono azioni basate sulla condivisione e quindi coordinate tra gli stati membri”. Passa la proposta dei centri di “accoglienza per consentire lo sbarco e se il caso il transito dei migranti anche in paesi terzi. E in Europa si possono creare anche centri di accoglienza nell’ambito degli stati membri ma solo su base volontaria”. Nel documento approvato dall’Ue “è affermato il principio che chi arriva in Italia arriva in Europa e che tutte le navi che arrivano nel mediterraneo devono rispettare le legge quindi anche le ong e non devono interferire con la guardia costiera libica”.

LO STOP E IL RISCHIO DI FALLIMENTO DEL VERTICE UE

A questo risultato si è arrivati non senza colpi di scena e si è persino temuto che il Consiglio Ue, forse uno dei più importanti degli ultimi anni, potesse concludersi con un nulla di fatto. L’Italia infatti, quando si è aperta la discussione sul tema dell’immigrazione nel corso della cena  di lavoro dei leader, ha bloccato l’adozione delle conclusioni della prima parte del vertice europeo, spiegando che l’Italia intendeva dare un voto sull’intero documento, compresa la parte dei migranti in discussione nel corso della serata. In pratica, il premier Conte aveva minacciato di porre il veto sul documento – diviso in più capitoli . E ciò avrebbe bloccato tutto. “Uno Stato membro ha posto la riserva sull’intero progetto di conclusioni”, quindi “non c’è stato accordo sulle conclusioni”, aveva annunciato il portavoce del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk . Saltata la conferenza stampa conclusiva sulla prima parte del vertice, tutto è stato rinviato ad oggi, venerdì, seconda giornata del Consiglio Ue.

LA MEDIAZIONE DI MACRON, FREDDA MERKEL

Al risultato che ha sbloccato il vertice si è arrivati grazie alla mediazione tra Italia e Francia. Il sostegno della presidenza Macron è stato importante per fare uscire il vertice europeo dall’impasse. Nel corso della lunga nottata infatti ha incontrato  Conte e insieme hanno dato via ad un testo che ha trovato il consenso di alcuni Paesi. Il punto di caduta è sui “centri volontari” per l’accoglienza dei migranti da insediare in diversi Paesi europei – non solo in Italia quindi – e sulla responsabilità condivisa degli sbarchi.

“L’Europa vivrà ancora per lungo tempo la sfida della migrazione, dobbiamo fare fronte a questa sfida restando fedeli ai nostri valori. Oggi è una tappa importante perché siamo riusciti a ottenere una soluzione europea e un lavoro di cooperazione”. “Molti predicevano un mancato accordo o il trionfo di soluzioni nazionali, questa sera abbiamo trovato soluzioni europee”, ha aggiunto Macron.

Ma la cancelliera tedesca Angela Merkel smorza gli entusiasmi:  “Dopo un’intensa discussione sul tema più difficile per l’Unione europea, cioè le migrazioni, il fatto di aver concordato un testo comune è un buon segnale”, ma “abbiamo ancora molto lavoro da fare per superare le divisioni”.

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