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Coni, Malagò rieletto presidente: è l’ultimo mandato

Imagoeconomica

Il boss dello sport italiano è ancora lui, Giovanni Malagò. Il presidente del Coni è stato rieletto al primo scrutinio, con 55 voti, sbaragliando agevolmente la concorrenza di Renato Di Rocco, presidente uscente della Federazione Ciclistica (che dirigeva dal 2005) e della campionessa olimpica proprio di ciclismo Antonella Bellutti, che ha ottenuto solo 1 voto. Per Malagò via libera dunque al terzo mandato consecutivo: un ciclo che è iniziato nel 2013 ma che è destinato a chiudersi al termine del quadriennio che sta per iniziare, visto che non è possibile candidarsi ad un quarto incarico. Malagò sarà dunque presidente del Comitato olimpico italiano fino al 2025, alla vigilia cioè delle attesissime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026, che lui stesso è stato abile ad ottenere, in virtù anche del suo ruolo di membro del Cio, dal 2019.

“Sarà il terzo mandato, l’ultimo. Non mi risparmierò per essere forti e credibili in questo momento di tempesta. Non c’è niente di più bello di fare il presidente del Coni. Sarò sempre dalla parte dello sport. Un grazie anche ai miei avversari, solo elettorali”: queste le prime parole del 62enne manager romano. Ora si svolgeranno le elezioni per la nomina della giunta. Il momento di tempesta al quale si riferisce Malagò riguarda ovviamente più fronti, dall’emergenza pandemica che ha inciso anche sui bilanci delle federazioni sportive e sull’organizzazione degli eventi più importanti (a partire dalle prossime Olimpiadi di Tokyo, che si faranno ma tra mille difficoltà e malumori), alla sfida delle Olimpiadi di casa del 2026, che saranno il lascito del numero 1 del Coni, fino alle turbolenze politiche, con lo stesso Coni che in seguito ad una riforma del governo Conte1 aveva formalmente perso la sua autonomia rispetto al Governo. Questo cortocircuito aveva messo a rischio la partecipazione degli atleti italiani ai Giochi in programma a luglio, poi tutto si è risolto ma non senza strascichi.

La carriera di Malagò come dirigente sportivo è iniziata nel 1997 con la presidenza del Circolo Canottieri Aniene di Roma, poi nel 1998 viene nominato presidente del comitato organizzatore degli Internazionali di tennis al Foro Italico, mentre dal 2000 al 2001 è presidente della Virtus Roma di basket. E’ stato anche promotore della candidatura olimpica di Roma, che però non fu poi appoggiata dal Governo.

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