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Confindustria, Marcegaglia: per il Governo tempo scaduto

La presidente ribadisce la necessità di una discontinuità politica – Serve una riforma fiscale: “Abbassare le tasse a lavoratori e imprese, eventualmente alzare le altre” – No a “patrimoniali spot” – Sulle misure per la crescita “la voce degli industriali sarà ferma” – Il G7 di Marsiglia “non è stato soddisfacente”.

Confindustria, Marcegaglia: per il Governo tempo scaduto

Per il Governo italiano “il tempo è scaduto. C’è bisogno di discontinuità”. Questa l’opinione della presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. Quale sia la migliore alternativa per il Paese “non sta a noi dirlo – ha precisato la leader degli industriali -. C’è un Parlamento che deve decidere e un presidente della Repubblica”.

Quanto alle misure da adottare per favorire la crescita, secondo Marcegaglia bisognerebbe “abbassare le tasse a chi tiene in piedi questo paese, i lavoratori e le imprese, ed eventualmente alzarle sul resto: sulle cose, sull’Iva”. Gli industriali sono “disponibili a ragionare anche su una piccola tassa che colpisca i patrimoni, ma non su patrimoniali spot, una tantum, che abbasserebbero il debito dal 120 al 100%”.

Un provvedimento del genere “darebbe l’alibi ai politici per continuare a spendere e ad aumentare la spesa pubblica e non servirebbe a niente: nel giro di pochi anni torneremmo al 120%”. Per fare il punto con il Governo su questo fronte, domani al Tesoro si terrà una nuova riunione fra i ministri e i rappresentanti di banche e imprese.

Marcegaglia ha sottolineato che gli industriali porteranno “in modo molto chiaro le loro proposte, che dovranno essere approvate subito”, perché “se continuerà questa situazione di stallo, se il Governo non sarà in grado di prendere decisioni difficili”, allora “la nostra voce non sarà rassegnata, sarà ferma”.

Allargando lo sguardo alla situazione europea, Marcegaglia ha giudicato il vertice delle Finanze che si è svolto a Marsiglia la scorsa settimana “non soddisfacente, perché si è rimandata a ottobre una nuova decisione sulla Grecia”.

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