L’economia mondiale in difficoltà e la recessione in Italia destinata a proseguire. Questo è il verdetto dello studio Congiuntura Flash del centro studi di Confindustria. Nel secondo semestre del 2012 tutti gli indicatori hanno fatto registrare un ribasso congiunturale.
In particolare la frenata degli ordini ha allontanato la possibilità di una ripresa per il secondo semestre. Una tendenza che sembra non avere fine nonostante un timido rallentamento della flessione in estate. Le responsabilità, secondo il Csc sono precise, la gestione incerta delle crisi da parte delle istituzioni europee e le politiche di risanamento troppo restrittive: “quasi tutto ora dipende dall’evoluzione del quadro in Eurolandia, che sempre più appare intrappolata in una spirale depressiva”.
Nel dettaglio, “non si svuota, infatti, il bacino di persone in Cig, che é stato stimato dal Csc pari a 370mila unità di lavoro standard in giugno (+36,2% rispetto all’agosto 2011). A maggio i disoccupati in italia (quasi 2,6 milioni) rappresentavano il 10,1% della forza lavoro (8,2% nell’agosto 2011). A fronte di un’occupazione sostanzialmente stabile (+0,1% in nove mesi), sono sempre più numerose le persone, specie donne, che prima erano inattive e che ora cercano assiduamente un impiego per rimpinguare il bilancio familiare”, sottolinea il centro studi.
“L’espansione della forza lavoro (+0,2% su aprile, +2,0% su agosto 2011) – spiega ancora il Csc – proseguirà anche nei prossimi mesi. Sono alti, infatti, sia i timori di peggioramento della situazione economica familiare sia la paura per l’andamento della disoccupazione (indice a 112 a luglio, +25 punti da dicembre). La fiducia dei consumatori resta così ai minimi storici (indice a 86,5)”.