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Confindustria, duello Bonomi-Mattioli: si vota il nuovo presidente

FIRSTonline


Un voto online per decidere chi sarà il successore di Vincenzo Boccia,
ma soprattutto chi dovrà guidare gli industriali italiani fuori dalla più grande crisi economica mondiale dai tempi del dopoguerra. 

Anche Confindustria si adegua allo stato d’emergenza dovuto alla pandemia di coronavirus e per designare il suo nuovo presidente si affida ad una piattaforma tecnologica che consentirà ai consiglieri di scegliere da casa e in sicurezza chi dovrà essere alla guida dell’associazione per i prossimi quattro anni. Non era mai successo nella storia di viale dell’Astronomia e la decisione di optare per un meccanismo di voto a distanza non è stata esente da polemiche, ma alla fine ha prevalso la volontà di non fermarsi. 

Due i candidati ammessi alla conta dalla Commissione di designazione: il presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi, e l’attuale vicepresidente di Confindustria, Licia Mattioli. A scegliere chi fra i due dovrà occupare la poltrona di presidente saranno i 179 componenti del Consiglio generale dell’associazione. Per votare ci saranno due ore di tempo: dalle 10.30 alle 12.30, poco dopo si saprà chi ha vinto. Garantiranno la correttezza del voto una Commissione elettorale, sorteggiata tra i probiviri, e un notaio. Se tutto andrà come deve, il prossimo 30 aprile, la stessa piattaforma online sarà usata per votare il programma e la squadra del nuovo presidente. Ricordiamo però che da statuto l’ultima parola spetterà all’assemblea privata dei delegati, convocata il 20 maggio. 

Ma facciamo un passo alla volta. Per la votazione del 16 aprile, il grande favorito nella corsa alla successione di Boccia è Bonomi. A indicarlo non sono solo i sondaggi ma anche i saggi dell’Associazione che, nella lettera di designazione, hanno anticipato che “il candidato Carlo Bonomi risulta avere un consenso superiore alla maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio Generale e dei voti assembleari”. 

Numeri alla manoe salvo colpi di scena, Bonomi non dovrebbe avere problemi, avendo dalla sua parte il favore di gran parte degli industriali lombardi, compresi molti dei bresciani che in precedenza sostenevano Giuseppe Pasini. Sulla sua vittoria pesa però l’incognita derivante da un meccanismo di voto inedito. La votazione online implicherà infatti una partecipazione molto più ampia rispetto al solito (non ci si dovrà spostare per votare, ma si potrà fare direttamente da casa propria) che potrebbe influire sull’esito finale della sfida. 

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Categories: Economia e Imprese