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Confindustria, corsa alla Presidenza: “Su Emanuele Orsini solo falsità e accuse infondate”

Riceviamo e pubblichiamo la replica per conto di Emanuele Orsini all’intervento di ieri di Massimo Riserbo sulla battaglia in corso per la Presidenza della Confindustria

Confindustria, corsa alla Presidenza: “Su Emanuele Orsini solo falsità e accuse infondate”

Dalla Dottoressa Giuliana Paoletti, fondatrice e presidente della società di consulenza e comunicazione Image Building, riceviamo per conto di Emanuele Orsini, possibile candidato alla Presidenza di Confindustria, questa lettera che pubblichiamo.

“Caro Direttore,

mi rivolgo a Massimo Riserbo, invitandolo a una Minima Trasparenza in quello che scrive, a proposito dell’articolo pubblicato ieri su Confindustria, e ti chiedo la pubblicazione di quanto segue.

La disamina della sfida in Confindustria parte da presupposti opinabili, ma non sta certo a me perorare alcuna causa, piccolo o grande o rosso o nero. Mi viene da dire che ciò che conta davvero è la rappresentanza nel senso “alto” della capacità di dar voce con identica dignità ad un universo di interessi composito e articolato.

Mi soffermo sulla necessità di qualità etiche e morali necessarie per un Presidente di Confindustria, che dovrà essere fit e non unfit, affermazione che condividiamo in pieno.

Prendo atto del fatto che avendo ricevuto (anche voi) la ormai nota lettera di Federlegno Arredo Eventi S.p.A. a Emanuele Orsini, ex Presidente della stessa, non abbiate avuto la curiosità di avere la sua versione, ed è molto importante commentarla qui.

Penso che prima di scrivere affermazioni gravissime come “gestione opaca”, avreste potuto e anche dovuto chiedere la nostra replica, e mi fa per questo piacere che la accogliate ex-post.

Quello che scrivete è semplicemente falso.

Quella che Massimo Riserbo definisce opacità, si riferisce ad accuse infondate da parte di FLAE S.p.A, in merito all’utilizzo di una vettura aziendale da parte di Emanuele Orsini ai tempi della sua Presidenza; (è utile in merito a questo il contenuto della risposta dell’Avvocato Pavesi che risponde alle accuse del tutto infondate; per riassumere per chi legge: nulla è più dovuta a FLAE S.p.A. e il pagamento da parte del signor Orsini, è stato fatto non perché ci fosse alla base una scorrettezza, ma perché erano venuti a mancare i presupposti di collaborazione con la casa automobilistica; il signor Orsini ha quindi scelto di pagare tutto l’importo relativo al leasing dell’auto in questione: la rata finale del riscatto e le singole rate trattenute sui suoi cedolini; tutto comprovato da due CDA del 2020.

Questi sono i fatti, comprovati dalla documentazione che lunedì verrà depositata nella querela a proposito della lettera.

Così come i presunti favoritismi nei confronti di consulenti legali o amministrativi. Tutto falso.

È importante anche che sappiate che quando Emanuele Orsini arriva in FLAE trova una liquidità di 27.476.402 e la lascia a 43.564,855, un patrimonio netto di 45.434,423 e lo lascia a 69.194.170, credo che questi numeri siano un segnale evidente di una buona gestione.

Sarebbe interessante stabilire come mai questa storia, già chiusa con due cda e una due diligence di Grand Thornton nel 2020, come già scritto, torni fuori dopo 4 anni, alla vigilia della scelta da parte dei saggi dei candidati per Confindustria.

Per quanto riguarda le aziende che fanno riferimento al signor Orsini, si tratta di tre realtà: una società che commercializza costruzioni in legno, un prosciuttificio che dalla scomparsa del suocero (apprendiamo da voi che il signor Orsini avrebbe divorziato, ma a noi, a lui e a sua moglie non risulta) fa riferimento a lui, e una attività alberghiera con ottimi risultati a Maranello. Il fatturato generato è di oltre 100 milioni.

A proposito degli “infissi a compensazione” di cui parlate, non avendo il signor Orsini né i suoi parenti una casa in montagna, ci riesce difficile capire a cosa facciate riferimento.

Sarebbe, come vede, stato utile sentire anche l’altra campana, che rimane a vostra disposizione ringraziandovi per la pubblicazione.

P.S. visto che Massimo Riserbo cita il Maestro Carlo Maria Cipolla, vorrei, in riferimento alla lettera FLAE, anch’io rifarmi ai temi portanti del libercolo “La guerra del sale”, ricordate? Molto istruttivo. Ad maiora e grazie per lo spazio”

Giuliana Paoletti

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