Consumi in frenata in Italia. L’indicatore delle vendite di beni e servizi pubblicato oggi da Confcommercio segnala solo un modesto +0,7% per i primi sette mesi dell’anno, in rallentamento dal +1,2% rispetto allo stesso periodo del 2015.
L’associazione dei commercianti segnala inoltre che negli ultimi 20 anni i prezzi dei consumi obbligati – come le spese per l’affitto, le bollette e i carburanti – sono raddoppiati, “mangiandosi il 40% dei consumi finali”, ha detto il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, a margine di una conferenza.
Secondo i dati elaborati dall’Ufficio studi, inoltre, rispetto a dieci anni fa le famiglie povere sono raddoppiate e le persone in povertà assoluta sono aumentate del 177%, cioè quasi triplicate, passando da 1,66 milioni a quasi 4,6 milioni. È il numero più elevato mai registrato.
Il direttore dell’Ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella, ha poi detto che quest’anno il Pil potrebbe crescere dell’1%, mentre le stime per i consumi arrivano “sopra l’1%, tra l’1,1% e l’1,2%”.
Infine, Sangalli ha chiesto al “governo di trovare il coraggio di ridurre le aliquote Irpef già dal 2017”, perché “la via è obbligata: dare certezza a famiglie e imprese che le tasse diminuiranno in maniera concreta e generalizzata”.