Abusivismo e contraffazione costano ogni anno 17,2 miliardi di euro di fatturato al settore del commercio al dettaglio, bar e ristorazione si vedono sottrarre complessivamente 17,2 miliardi. A presentare il conto è una ricerca condotta dall’ufficio studi di Confcommercio, e presentata oggi nell’ambito della giornata nazionale “Legalità, mi piace”, in cui si specifica che la perdita a livello di imposte e contributi e di 1,5 miliardi l’anno.
Guardando i numeri nel dettaglio, l’abusivismo commerciale (sede fissa e ambulante) causa perdite per il 4,9% del fatturato regolare, pari a 8,8 miliardi, pari al 4,9%, mentre l’abusivismo nel turismo (bar e ristorazione) costa 5,2 miliardi, per una quota superiore al 10% del giro d’affari del settore. Il costo della contraffazione si attesta invece sui 3,3 miliardi.
Confcommercio, considerando un fatturato medio per esercizio regolare pari a 202mila euro, ha stimato che, a causa dell’illegalità, 43mila negozi regolari rischiano di sparire ogni anno, portandosi dietro almeno 79mila lavoratori. nel turismo le imprese messe a rischio sono oltre 27mila e i lavoratori 106mila. Il fatturato dei prodotti contraffatti, quest’anno, ammonta a circa 6,5 miliardi di euro.