Spira aria nuova sull’agroalimentare italiano. La prossima nascita de ministero dell’Agroalimentare “centrale nello sviluppo e nell’identità del sistema Paese” come ha affermato il presidente del consiglio Matteo Renzi viene sollecitato anche dal presidente di Confagricoltura Mario Guidi il quale ricorda “che l’agroalimentare è in crescita, con l’export che ha superato i 33,7 miliardi di euro e ambisce a raggiungere i 50 miliardi entro il 2020”. Per Guidi “sarà importante che venga garantita la tutela del comparto primario, in termini di politiche a difesa delle imprese agricole. Ovviamente – aggiunge – andranno colte pienamente le opportunità che vengono dal muoversi in una logica di filiera. Il rinnovato dicastero dovrà impegnarsi attivamente per favorire la competitività delle imprese, dei prodotti e dei processi che le riguardano”.
In questa ottica si muovono anche Confagricoltura Giovani e Gambero Rosso che hanno dato vita a una partnership strategica per offrire agli imprenditori ‘under 40’ un percorso di formazione studiato per migliorare, rafforzare e valorizzare le loro competenze gestionali, comunicative e strategiche nei vari comparti dell’agroalimentare. Il progetto consiste in tre workshop di due giornate ciascuno, che avranno inizio a febbraio e si svolgeranno fino ad aprile negli spazi della Città del Gusto di Roma, la struttura del Gambero Rosso. I contenuti del percorso formativo riguarderanno, in particolare, i principi di controllo di gestione nel business dell’enogastronomia, la pianificazione, l’organizzazione degli eventi fieristici e l’internazionalizzazione, l’ottimizzazione delle risorse, le relazioni con i soggetti istituzionali e di mercato e si svolgeranno.
“Oggi la competenza, per chi ha un’impresa e vuole sviluppare il proprio business, è essenziale – afferma il presidente dei giovani di Confagricoltura Raffaele Maiorano illustrando l’iniziativa – occorre imparare a leggere la situazione economica, i trend e le prospettive, valutando e organizzando la propria attività sia a livello di produzione, sia di trasformazione per crescere ed internazionalizzare le proprie aziende”.
Il valore specifico dei corsi di management agroalimentare proposti per i giovani di Confagricoltura è dato dalla qualità di un board di docenti e professionisti riconosciuti del settore e dall’essere progettati in base ai gusti e alle esigenze del trade internazionale e del relativo network, settore in cui il Gambero Rosso ha acquisito livelli di conoscenza elevati di necessità ed aspettative, grazie alla partecipazione ai più importanti eventi internazionali del made in Italy.
Per Paolo Cuccia presidente di Gambero Rosso “l’enogastronomia made in Italy ha conquistato l’attenzione dei consumatori a livello internazionale. Siamo però tutti consapevoli che per offrire una cucina autentica italiana e di qualità siano indispensabili i prodotti agricoli. Il trend dell’export italiano di questo settore, spesso con crescite a doppia cifra, dimostra che i prodotti di maggiore qualità e le imprese meglio attrezzate hanno solide opportunità non solo di sconfiggere la crisi dei consumi cha ha colpito negli anni recenti il nostro Paese, ma di beneficiare della crescita dì domanda internazionale che sta dimostrando di non avere limiti”.
Partner tecnico dell’iniziativa è l’Enapra, l’Ente di formazione di Confagricoltura, che da oltre 50 anni si occupa di formazione, ricerca e innovazione in agricoltura. “Questi primi workshop – osserva Luca Brondelli di Brondello, presidente Enapra – sono l’inizio di un percorso più ampio che intende costruire una offerta formativa stabile e integrata a supporto delle aziende agricole e agroalimentari italiane. Gambero Rosso, ANGA e Enapra, verificati insieme fabbisogni formativi, stanno progettando una serie di format a disposizione delle aziende in modo flessibile e innovativo. Uno strumento decisivo per consentire alle aziende di fruire di questi strumenti sarà il FOR.AGRI, Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua in agricoltura, che mette a disposizione delle aziende agricole e agroalimentari che aderiscono gli strumenti di finanziamento idonei.”