Nel decreto fiscale collegato alla manovra non ci sarà il condono, o almeno la sua parte più significativa. Al termine del vertice sul provvedimento a Palazzo Chigi, fonti della Lega hanno confermato che dal testo è stata cancellata la possibilità di dichiarazione integrativa (con addebito forfettario del 20%, senza interessi né sanzioni) per i contribuenti che in passato hanno dichiarato redditi inferiori a quelli reali.
Confermate invece le altre tre facce della “pace fiscale”: il condono totale sui debiti fino a mille euro (compresi bolli auto e multe), lo sconto dell’80-50% sulle liti tributarie e la terza rottamazione.
LA TASSA SULLE BIBITE GASSATE
Nel pacchetto fiscale della manovra entra anche una tassa sulle bibite zuccherate come Coca Cola, Pepsi o Chinotto. Questa l’idea del governo per aumentare le entrate e trovare le coperture per esentare dall’Irap le partite Iva fino a 100 mila euro. La misura è stata inserita nella legge di Bilancio con un emendamento Lega-M5S approvato in commissione Finanze. La proposta di modifica è ora al vaglio della Commissione Bilancio.
Immediata la reazione delle aziende interessate: “Questi prodotti sono già in sofferenza da anni – scrive l’associazione confindustriale Assobibe, che rappresenta le bevande analcoliche – La ricetta del passato di tassare le imprese, che generano valore e occupazione in Italia, non è immaginabile in questa fase così difficile”.
Sei anni fa il governo Monti aveva già provato a introdurre una Coca Cola Tax, ma all’epoca la lobby delle bevande riuscì a disinnescare la proposta.
TORNA IL BONUS BEBÈ
Il bonus bebè, in scadenza a fine 2018, sarà rinnovato. Lo ha assicurato il ministro per la Famiglia, Lorenzo Fontana, annunciando a questo scopo un finanziamento da 444 milioni e precisando che l’assegno aumenterà del “20% per ogni figlio successivo al primo”. Gli emendamenti alla manovra depositati in commissione Bilancio alla Camera prevedono inoltre due fasce di reddito (fino a 7mila e da 7 a 25mila euro) per gli assegni alle famiglie.
Fontana ha annunciato poi più flessibilità per i congedi parentali, spiegando che nel “pacchetto famiglia” è prevista anche la possibilità “per le mamme di scegliere se accedere a un periodo di tre mesi di maternità” facoltativa “retribuita al 60% oppure di sei mesi di maternità retribuita al 30%”. L’emendamento estende da 12 a 16 anni l’età dei figli entro cui è possibile usufruire dei congedi parentali.
WEB TAX: RITIRATA LA MODIFICA
Salta invece la proposta di revisione della Web Tax: la Lega avrebbe voluto sostituire l’aliquota del 3% sulle singole transazioni con un prelievo del 6% sull’ammontare dei corrispettivi.
ALTRE MISURE
Fonti di governo fanno sapere che nel pacchetto fiscale ci saranno “la tassazione dei money transfer fino all’1,5%” e la detassazione delle sigarette elettroniche.
Al dl fisco sarà presentato un emendamento per sbloccare le banche dati. Con la modifica decisa nel corso del vertice a Palazzo Chigi, la Guardia di Finanza potrà accedere direttamente alla banca dati dell’anagrafe dei rapporti finanziari senza dover più chiedere autorizzazioni alla magistratura. La Gdf potrà monitorare i grandi evasori in qualsiasi momento, transazione per transazione.
Infine, ci sarà un emendamento al decreto fiscale “per evitare la tassa sui metri quadrati di ombra degli ombrelloni presenti negli stabilimenti balneari”.