Comunicare, spiegare come e cosa fare per far crescere le comunità energetiche rinnovabili. A piccoli passi, ministero dell’Ambiente, Gse, Autorità per l’energia procedono per raggiungere obiettivi scritti da anni nei documenti sulla transizione energetica.
L’ultima misura è un decreto direttoriale con le regole operative per accedere alle tariffe agevolate e ai contributi in conto capitale previsti dal Pnrr. Era atteso. Le Cer stanno uscendo dallo stand by accumulato e vogliono raggiungere la nuova frontiera dell’energia in Italia. La definisce cosi anche Vinicio Mosè Vigilante, amministratore delegato del Gse.
Cosa è stato fatto di concreto con il nuovo provvedimento? “La pubblicazione delle regole operative è un ulteriore passo verso lo sviluppo delle Comunità, che rappresentano oggi la nuova frontiera delle rinnovabili”. Il sistema va perfezionandosi, per cui occhio alla data dell’8 aprile “quando saranno rese note le piattaforme attraverso le quali sarà possibile presentare le domande di ammissione alle tariffe incentivanti”.
Un tour con imprese, cittadini enti locali
Il Gse, si sta preparando per accompagnare il ministero dell’Ambiente nell’iniziativa “InsiemEnergia”, un giro d’Italia per le Cer basato su comunicazione, promozione e assistenza per facilitare gli operatori nella comprensione dei meccanismi incentivanti. L’attesa è grande e trasversale – dal mondo del lavoro, agli enti locali – per gli investimenti che metterà in moto e per le ricadute sistemiche su produzione e distribuzione di fonti pulite.
Sarà autoconsumo diffuso ma anche l’affermazione di un principio di solidarietà tra coloro che assumono l’identità di un cluster moderno e sfidante su temi dell’ambiente. La prima tappa del giro sarà Bologna. Ma noi, aggiungono dal Gse, creeremo anche uno strumento attraverso il quale sarà possibile simulare la costituzione di una comunità energetica o un gruppo di autoconsumo e calcolare, oltre a costi e benefici economici, l’investimento iniziale e i tempi di ritorno.
Gli effetti sul bilancio energetico nazionale
Il 24 gennaio è entrato in vigore il “decreto madre” per le Cer. Il cuore del decreto, a lungo sollecitato da imprenditori e cittadini, sta in una tariffa unica incentivante per tutto il territorio nazionale e un contributo in conto capitale fino al 40% delle spese sostenute nei comuni sotto i cinquemila abitanti.
La sensibilizzazione che le autorità si sono impegnate a fare è positiva per dare alle comunità la possibilità di generare energia con la prossima stagione invernale. In pratica dovremmo avere i primi effetti positivi già sul bilancio energetico nazionale del 2024. Oltre a utilizzare le misure del Pnrr in tempi ragionevoli.