Il coronavirus sta causando una crisi che rischia di mettere in ginocchio l’intero settore del trasporto aereo mondiale. L’allarme viene lanciato dal Center for Aviation (Capa), ma anche da Star Alliance, Oneworld e Sky Team, le tre alleanze che inglobano i principali colossi del settore.
Secondo Capa, entro la fine di maggio tantissime compagnie aeree saranno già in bancarotta a causa dell’emergenza coronavirus che ha bloccato tutto il mondo. “A causa dell’impatto del coronavirus e delle limitazioni ai viaggi varate a livello globale, molte compagnie aeree sono già probabilmente in bancarotta tecnica o in violazione sostanziale dei covenant sul debito”, denuncia l’ente di consulenza sul comparto aereo che lancia un appello: “Un’azione coordinata tra governi e aziende del settore è necessaria immediatamente se si vuole evitare una catastrofe”.
A fornire i numeri di quello che tra qualche settimana potrebbe diventare un disastro è la Iata, associazione del trasporto aereo. Già prima che le varie compagnie annunciassero le cancellazioni e che i Governi imponessero stop e limitazioni, la Aita aveva parlato di perdite di fatturato pari a 113 miliardi di dollari, cifra che ormai sembra destinata a salire prepotentemente.
Star Alliance, Oneworld e Sky Team, le tre alleanze dei cieli che rappresentano le 60 maggiori compagnie aeree mondiali si uniscono al coro, chiedendo di fermare le regole sullo slot, prima che sia troppo tardi: “Bisogna sospendere, come richiesto dalla Iata, le regole degli slot per tutto l’orario estivo 2020 per permettere alle compagnie di gestire la propria operatività”. Regola vuole che le compagnie aeree, per mantenere i collegamenti da un anno all’altro, debbano effettuare l’80% dei voli nelle fasce orarie che le sono state assegnate nei diversi aeroporti. Se non lo fa, c’è il concreto rischio di perdere l’assegnazione. Una condizione che sta causando non poche preoccupazione alle varie società, impossibilitate a volare a causa delle limitazioni imposte dai Governi per l’emergenza coronavirus e dal sempre minor numero di passeggeri disposti a viaggiare.
“Durante tempi incerti e difficili come questi, tutti devono fare la propria parte. I governi che applicano misure restrittive devono anche prepararsi a gravi ripercussioni a livello economico, spiega il Ceo di Oneworld, Rob Gurney.
Sulla stessa linea la numero uno di SkyTeam, Kristin Colvile: “Questa è una crisi senza precedenti. Occorre che tutti mettano in campo azioni di sostegno e tagli alle tariffe. Come ad esempio quelle aeroportuali e quelle di sorvolo”. Infine per il ceo di Star Alliance Jeffrey Goh afferma: “Queste circostanze mai affrontare prima, richiedono interventi decisi per sostenere le compagnie e il mercato degli scambi mondiale”.