Siamo i peggiori della classe. In un quadro di leggero miglioramento dei conti delle compagnie aeree di tutto il mondo, si inserisce (nonostante la recessione) anche l’Europa. Ma l’Italia – con Meridiana, Alitalia-Cai, e Blue Panorama – si ritrova a essere in netto contrasto con questo trend positivo.
Secondo le stime della Iata (International Air Transport Association), l’associazione mondiale di 240 compagnie che rappresentano l’84% del traffico mondiale di linea, si parla di un “modesto miglioramento” e si stima un utile netto aggregato di 10,6 miliardi di dollari Usa. Un risultato che va oltre la precedente stima fatta a dicembre (8,4 miliardi di dollari). Tony Tyler, direttore generale e amministratore delegato di Iata, ha detto che “i profitti dell’industria stanno facendo un piccolo passo nella giusta direzione”. “I miglioramenti sono incoraggianti – ha proseguito – ma devono essere considerati in prospettiva”. L’associazione ha fatto anche notare che “nei risultati finanziari dell’aviazione c’è un miglioramento strutturale, come dimostrato da un aumento del 7% nei prezzi delle azioni dall’inizio dell’anno malgrado un aumento del 5% nei costi del carburante.
Secondo Iata, l’Europa dovrebbe migliorare i suoi risultati, nonostante la recessione: è previsto un utile di 800 milioni di dollari. “Il mercato europeo – ha detto Iata – continua a essere debole ma si prevede che le compagnie mostreranno risultati migliori sulle rotte a lungo raggio con i mercati emergenti”. Le aree più profittevoli sono Asia-Pacifico (4,2 miliardi di utili) e Nord-America (3,6 miliardi). L’Italia, con i conti in rosso delle sue compagnie, rimane il fanalino di coda dell’Europa e, per giunta, del mondo intero.