La nuova commissione bicamerale d’inchiesta sulle banche ha un presidente. Si tratta della pentastellata Carla Ruocco, fino a oggi numero uno della Commissione Finanze della Camera, ruolo in cui sarà probabilmente sostituita dal capogruppo Pd, Gian Mario Fragomeli.
Ruocco ha ottenuto l’incarico con 22 voti favorevoli in Commissione. Come vicepresidenti sono stati nominati il senatore Luciano D’Alfonso (Pd) e il deputato Felice D’Ettore (Forza Italia). I due segretari sono invece i deputati Bruno Tabacci (+Europa) e Tommaso Foti (FdI).
Nella scorsa legislatura, Ruocco è stata vicepresidente della Finanze, in quota opposizione, e componente della precedente commissione d’inchiesta sulle banche presieduta da Pierferdinando Casini.
Molto vicina a Beppe Grillo, è una pentastellata della prima ora. Napoletana, classe 1973, ha una laurea in economia e commercio (110 e lode) ed è iscritta all’Ordine dei Commercialisti. Prima di entrare in Parlamento ha lavorato come funzionaria tributaria all’Agenzia delle Entrate.
Fra l’altro, è stata anche l’unica donna all’interno del primo e unico direttorio del Movimento 5 Stelle (con lei Fico, Di Maio, Di Battista e Sibilia), esperienza naufragata a fine 2016 dopo le frizioni causate dai guai della giunta Raggi.
“Questa commissione è uno dei traguardi voluti e raggiunti dal M5S – ha detto Ruocco dopo l’elezione a Presidente – il nostro obiettivo è lavorare per i risparmiatori italiani. Se il nostro Paese è solido dal punto di vista finanziario è perché i cittadini risparmiano: quindi il risparmio va assolutamente tutelato in linea con i dettami costituzionali. Questo è l’obiettivo principale che si deve dare questa commissione. Appena sarà riunito l’ufficio di presidenza partiremo con un crono-programma impegnativo”.