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Commerzbank, ecco il piano per resistere a Unicredit: migliaia di tagli e target in crescita. Orlopp: “Orcel ci dica cosa vuole”

Commerzbank annuncia il taglio di 3.900 posti di lavoro entro il 2028, oneri di ristrutturazione di 700 milioni. Dubbi del mercato sui target. Salgono i dividendi, titolo sull’ottovolante.

Commerzbank, ecco il piano per resistere a Unicredit: migliaia di tagli e target in crescita. Orlopp: “Orcel ci dica cosa vuole”

Commerzbank sfodera le armi e tra target ambiziosi, migliaia di tagli al personale e dividendi generosi si gioca il tutto per tutto per resistere all’assalto di Unicredit, che da dicembre possiede una quota pari al 28% della seconda banca tedesca e che aspetta la Bce e le elezioni tedesche del 23 febbraio per decidere cosa fare in futuro. “La Germania ha bisogno di banche forti e Commerzbank è più forte oggi di quanto non sia mai stata”, ha dichiarato la Ceo Bettina Orlopp, aprendo la conferenza stampa di presentazione dei conti 2024 e dell’aggiornamento del piano strategico. Parole volte a convincere gli investitori che Commerz è in grado di fare da sola, di restare indipendente e creare comunque valore nonostante le difficoltà degli ultimi anni. Una posizione che però non sembra aver convinto del tutto il mercato, con il titolo Commerzbank che da stamattina a Francoforte è alle prese con un saliscendi continuo.

Commerzbank taglierà 3.900 posti di lavoro entro il 2028

Per mesi il management di Commerzbank ha lavorato a un aggiornamento della strategia che, secondo Orlopp, mostrerà il “significativo potenziale di valore” della banca. E tra i capisaldi di questa nuova strategia c’è il taglio di 3.900 posti di lavoro entro il 2028, di cui circa 3.300 relativi a funzioni centrali e attività in Germania, annuncia l’istituto aggiornando il piano strategico che punta su un incremento dell’efficienza grazie alla digitalizzazione. 

La riduzione del personale sarà accompagnata da assunzioni al di fuori del Paese. Questo significa che “il numero di dipendenti del gruppo” rimarrà “costante a 36.700 a livello globale”, fa sapere Commerzbank. Per realizzare i tagli, nel solo 2025, sono previsti 700 milioni di euro di oneri di ristrutturazione.

Target: 4,2 miliardi di utili nel 2028

E veniamo ai target. La banca tedesca prevede un utile netto di 2,8 miliardi nel 2025, al lordo dei costi di ristrutturazione, e 2,4 miliardi al netto. “Questo ci fornisce una solida base per gli anni a venire”, ha commentato Bettina Orlopp. L’aggiornamento della strategia di Commerzbank arriva tra l’altro dopo che la banca ha registrato un aumento del 20% dell’utile netto per l’intero anno, superiore alle attese, un risultato che per la banca evidenzia il successo degli sforzi di rilancio degli ultimi anni.

Tornando ai target, il margine di interesse è previsto tra i 7,7 e i 7,9 miliardi, mentre le commissioni sono attese in crescita di circa il 7%. Il rapporto cost/income dovrebbe attestarsi al 57%, con un coefficiente patrimoniale Cet 1 ad almeno il 14% dopo la prevista distribuzione di capitale. 

L’istituto di Francoforte ha inoltre alzato i target per il 2027 e ora punta a un utile netto di 3,8 miliardi di euro nel 2027, rispetto ai precedente 3,6 miliardi, e a un rapporto costi/ricavi del 53% nel 2027, rispetto al precedente obiettivo del 54%. Il ritorno sul capitale tangibile salirà poi al 15% entro il 2028, anno in cui l’utile netto dovrebbe arrivare a 4,2 miliardi. I ricavi sono attesi in crescita media annua del 4% a 14,2 miliardi, trainati dalle commissioni nette a fronte di un margine di interesse in “moderato incremento”. Il rapporto cost/income scenderà a circa il 50%. Il Cet 1 al 2028 “si avvicinerà quindi al livello target del 13,5%”, prevede Commerz.

Commerzbank: dividendi e buyback a pioggia, payout al 100%

Sale la remunerazione per i soci che riceveranno 1,73 miliardi di euro, il 71% del risultato netto dopo la deduzione delle cedole AT 1, ai suoi azionisti per l’anno finanziario 2024. Parte del ritorno di capitale è il terzo programma di riacquisto di azioni della banca. A gennaio 2025, Commerzbank ha portato a termine il riacquisto della prima tranche da 600 milioni e ha già ricevuto dalle autorità l’autorizzazione per procedere con una seconda tranche fino a 400 milioni. 

Parallelamente, il cda proporrà all’assemblea dei soci in programma per il prossimo 15 maggio un dividendo di 0,65 euro per azione, in rialzo da 0,35 dell’anno scorso. Complessivamente la banca restituirà ai suoi azionisti circa 3,1 miliardi di euro per gli anni dal 2022 al 2024, ovvero più di quanto inizialmente annunciato.

Dal 2026 al 2028, poi, Commerzbank punta a un payout del 100% dopo il pagamento degli At 1 “a condizione che la strategia venga realizzata con successo” e se le condizioni macroeconomiche lo permetteranno. 

“Commerzbank ha ciò che serve per aumentare i rendimenti per gli azionisti negli anni a venire – ha detto il Cfo designato, Carsten Schmitt – L’aumento continuo dei ricavi, una rigida disciplina dei costi e un ritorno dinamico del capitale forniscono le basi per un aumento affidabile della redditività della banca”.

La Ceo Orlopp: “Unicredit ci dica cosa vuole, pronti a valutare proposte”

Nel corso della conferenza stampa di presentazione della strategia, Orlopp ha spiegato il motivo per cui non vuole incontrare il numero uno di Unicredit Andrea Orcel: “Mi pare che quel treno ormai sia partito – ha detto -. Si possono fare incontri informali solo se il pubblico non sta monitorando attentamente ogni passo”. Oggi i contenuti di un incontro del genere “probabilmente dovrebbero essere pubblici”, ha notato ancora. 

“Siamo disposti a farlo solo una volta che sarà chiaro cosa vuole la controparte – ha sottolineato -. Credo sia una richiesta ragionevole”. Del resto, Unicredit “ha comprato una quota di quasi il 30%” di Commerzbank, quindi “dovrebbe avere almeno un’idea approssimativa di quello che vuole fare”. Unicredit, ha affermato ancora Orloop, “è un nostro importante azionista e incontriamo i suoi rappresentanti agli investor meeting così come incontriamo tutti gli altri azionisti”. Anche perché “vige il principio della parità di trattamento” tra gli azionisti e in più “ci deve essere particolare attenzione perché sono anche concorrenti”. Orlopp comunque ha ribadito di essere “pronta a valutare un’eventuale proposta”. “Se ci sarà una proposta di combinazione” da parte di Unicredit, “dovrà essere analizzata attentamente, valutare le sinergie ma anche la potenziale perdita di clienti'”, ha continuato la numero uno della banca tedesca, affermando però che “i nostri clienti, soprattutto tra le piccole e medie imprese, preferiscono che Commerzbank sia indipendente”.

Rispondendo a chi le chiedeva se, nel caso in cui la banca riuscisse a rimanere indipendente, sarebbe meglio che Unicredit restasse come azionista importante oppure vendesse la sua intera quota, la Ceo di Commerz ha detto: “Non tocca a noi decidere. Il nostro auspicio è sempre quello di avere investitori stabili che ci sostengono”.

Orcel: “Ingresso in Commerz porterà benefici reciproci”

Una parziale risposta alla domanda di Orlopp (“cosa vuole fare Unicredit”) è arrivata questa mattina proprio da Andrea Orcel che, in un’intervista al Sole 24 Ore, ha confermato l’interesse per il mercato tedesco, pur sottolineando che la banca non ha mai cercato di forzare la mano. “Siamo entrati in partita dopo essere stati invitati, ma non ci siamo fermati anche quando la posizione è cambiata”, ha spiegato, nonostante sia Commerzbank che il governo tedesco abbiano sempre bollato la scalata come “ostile” L’ingresso in Commerzbank, secondo il banchiere, potrebbe portare benefici reciproci, visto che l’istituto tedesco non ha mostrato segni di crescita significativa negli ultimi anni. “Con Unicredit, Commerzbank avrebbe maggiore massa critica per competere nei segmenti da noi mirati”, ha detto.

Il titolo Commerzbank in Borsa

Nel frattempo alla Borsa di Francoforte, il titolo Commerzbank è alle prese con un saliscendi continuo. Le azioni hanno toccato un minimo intraday di 18,76 euro per azione e, dopo la conferenza stampa di Orlopp, viaggiano in rialzo dell’1,5% a 19,19 euro per azione, ma analisti e investitori non sembrano del tutto convinti degli obiettivi presentati nell’aggiornamento del piano, considerati “troppo ambiziosi”, soprattutto quello relativo al rendimento del capitale tangibile del 15% entro il 2028. “Gli investitori potrebbero essere scettici sulla capacità della banca tedesca di raggiungere questo obiettivo, considerando che il target del rapporto costi-ricavi al 50% dipende dai 3.900 tagli di posti di lavoro pianificati che dovranno affrontare una forte opposizione, mentre il difficile contesto macroeconomico tedesco ostacolerà le ambizioni a livello di ricavi”, avvertono gli analisti di Bloomberg Intelligence. “Inoltre per l’anno in corso, Commerzbank ha previsto che l’utile scenderà a 2,4 miliardi poiché spenderà 700 milioni per attuare i tagli ai costi”.

Dall’ingresso di Unicredit nel capitale, le azioni di Commerzbank hanno guadagnato oltre il 50% del loro valore. Una performance notevole che però, secondo alcuni analisti, potrebbe rallentare nel caso in cui Unicredit rinunciasse ai propositi di acquisizione. Non la pensa così Orlopp, secondo cui gli attuali corsi di Borsa sono “assolutamente adeguati a noi anche su basi stand alone”. “Il nostro target è di arrivare un rapporto tra prezzo di Borsa e valore di libro pari a uno”, ha concluso.

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