La bilancia commerciale italiana ha fatto segnare ad agosto un avanzo di 958 milioni, contro il deficit di 483 milioni registrato nello stesso mese dell’anno scorso. Al netto dell’energia, la bilancia risulta in attivo per 5,4 miliardi. Lo rende noto l’Istat, spiegando però che i dati sono frutto di una significativa flessione sia dell’export (-4,4%) sia dell’import (-9,8%) su base annua.
La contrazione degli scambi è più marcata per l’area extra Ue (export – 5,4%, import -15,5%). Si conferma una dinamica tendenziale negativa dei valori medi unitari all’import (-3,7%). I volumi scambiati sono in contrazione sia per l’import (-6,3%) sia per l’export (-4,2%).
Rispetto a luglio, invece, ad agosto si registra un aumento sia dell’export (+1,7%) sia dell’import (+1,1%). La crescita congiunturale di entrambi i flussi è trainata dall’interscambio con i paesi dell’area Ue: +2,9% per l’export e +2,4% per l’import.
L’incremento congiunturale delle vendite all’estero è particolarmente sostenuto per i beni di consumo durevoli (+8,4%); sul fronte dell’import sono in forte espansione gli acquisti di beni strumentali (+13,8%).
Rispetto al trimestre precedente, nel periodo giugno-agosto 2013 risultano in crescita sia le importazioni (+1,3%) sia le esportazioni (+0,7%). Nei primi otto mesi dell’anno l’avanzo commerciale raggiunge 19,2 miliardi e, al netto dei prodotti energetici, 56 miliardi.