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Commercio, Istat: a novembre surplus da 2,4 miliardi

Il risultato è stato frutto di esportazioni in crescita del 3,6% su base annua e di importazioni in marcata diminuzione (-8,2%) – Su base mensile, invece, l’export ha segnato un lieve aumento (+0,4%), mentre si è registrata ancora una flessione delle importazioni (-2,2%).

Commercio, Istat: a novembre surplus da 2,4 miliardi

A novembre la bilancia commerciale italiana ha registrato un surplus  di 2,4 miliardi: +1,9 miliardi nei paesi extra Ue e +0,5 miliardi nell’Unione. Lo ha comunicato l’Istat, specificando che nei primi undici mesi dell’anno il saldo complessivo, sostenuto dall’ampio avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (+67,2 miliardi), è risultato positivo per 8,9 miliardi.

Il risultato è stato frutto di esportazioni in crescita del 3,6% su base annua e di importazioni in marcata diminuzione (-8,2%). Su base mensile, invece, l’export ha segnato un lieve aumento (+0,4%), mentre si è registrata ancora una flessione delle importazioni (-2,2%).

La crescita congiunturale delle esportazioni è stata sostenuta dall’aumento delle vendite sui mercati extra Ue (+0,9%), mentre quelle verso l’area Ue sono risultate in lieve flessione (-0,1%). L’espansione è stata trainata dalle vendite di beni di consumo, con un incremento significativo per quelli durevoli (+6,6%). In flessione risultano i beni strumentali e intermedi.

La diminuzione congiunturale delle importazioni è più accentuata per i paesi extra Ue (-3,7%) rispetto a quelli Ue (-0,9%). In forte contrazione risultano gli acquisti di prodotti energetici (-5,0%), di beni strumentali (-4,9%) e di beni di consumo durevoli (-3,6%).

Rispetto a novembre 2011, l’aumento dell’export è particolarmente accentuato verso i paesi Opec (+33,0%) e i paesi Asean (+29,3%). Rilevante è l’espansione delle vendite di prodotti petroliferi raffinati (+42,5%) e di articoli sportivi, giochi e preziosi (+16,2%). L’import complessivo è risultato in flessione nonostante il forte incremento degli acquisti dal Belgio (+21,7%) e dai paesi Opec (+10,3%). 

In forte calo le importazioni dai paesi Mercosur (-39,9%), dal Giappone (-39,5%) e dagli Stati Uniti (-31,3%). L’aumento delle vendite di prodotti petroliferi raffinati verso la Francia e i paesi Opec contribuiscono per oltre un punto percentuale all’aumento tendenziale dell’export.

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