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“Comedian” di Cattelan, satira della speculazione del mercato dell’arte. Banane e Criptovalute cosa hanno in comune?

Una performance attentamente orchestrata, prima la vendita milionaria della banana “Comedian” di Cattelan e poi il consumo da parte dell’imprenditore Justin Sun segna un punto di incontro tra ricchezza, il mercato dell’arte contemporanea e il mondo delle criptovalute

“Comedian” di Cattelan, satira della speculazione del mercato dell’arte. Banane e Criptovalute cosa hanno in comune?

Cerchiamo di ripercorrere una storia che si avvicina ad un paradosso dell’arte contemporanea, provocazione o meglio l’interpretazione di un mercato che cerca di sorprendere attraverso eventi in perfetta linea con Comedian ossia una vera e propria comica di come si possa pagare oltre sei milioni di dollari per una banana pagata trentacinque centesimi il giorno prima in banco di frutta nell’Upper East Side.

Era il 2019, quando Maurizio Cattelan ha attaccato con nastro adesivo una banana al muro dello stand della Galerie Perrotin all’Art Basel Miami Beach e l’ha chiamata Comedian. Una banana dal concetto di decadimento che viene venduta 5 anni dopo per una somma surreale perchè di valore non possiamo certo parlare anche per gli standard del mondo dell’arte. Ironia della sorte è che viene comperata lo scorso novembre dall’imprenditore cinese di criptovalute Justin Sun, che non solo promette di mangiarla ma anche di farlo, e così ha fatto diventando lui stesso l’artista di forma di performance art. Ci dobbiamo ora chiedere cosa stia succedendo nel mercato dell’arte, forse i ricchi vogliono parteciparvi attivamente e non più come semplici collezionisti?

Per Justin Sun visto che è il capo della criptovaluta (vedi nostro precedente articolo) diventare l’acquirente di Comedian significava creare un uno spettacolo tra il mondo dell’arte, Internet e la criptovaluta. E giustamente perchè mai la banana di Cattelan dovrebbe durare nel tempo? E se alcune persone scelgono di spendere milioni per una banana, forse lo scherzo è di Sun. Forse lo scherzo riguarda tutti noi. O forse, non è affatto uno scherzo?

Dobbiamo prendere in analisi anche che i rendimenti sul mercato dell’arte sono stati stabili o in calo negli ultimi dieci anni, perciò riaccendere i riflettori può essere anche una strategia, ma scherzarci sopra non sempre può essere un modello favorevole ad una ripresa da record, visto che per ora il record lo ha fatto uno scherzo.

Lo stesso Cattelan ha ammesso che l’opera è una satira della speculazione di mercato

Sicuramente Cattelan, ne esce vincitore, perchè Comedian si prende gioco del mercato dell’arte invitandoci a ripensare come questa società assegna il valore ad un oggetto che non è altro che una banana comperata da un ambulante di frutta del Bangladesh di nome Shah Alam in un un chiosco di frutta nell’Upper East Side di Manhattan vicino a Central Park ma anche la sede della casa d’aste Sotheby’s e che per vivere nella Grande Mela vende decine di banane al giorno a 35 centesimi l’una.

Cosa hanno in comune una banana e token digitali delle criptovalute

Generalmente un’opera d’arte è accompagnata da un certificato di autenticità che accompagnerà il suo valore nel mercato. Per la banana di Cattelan, chi l’acquista riceve anche questo documento, insieme a tutte le istruzione precise di come sostituire la banana “marcia” e quale rotolo di nasto adesivo. È sorprendente il parallelo con i token digitali delle criptovalute, che traggono il loro valore esclusivamente dal contratto collettivo e dalla scarsità artificiale. Un miliardario del successo in criptovaluta e un ambulante in una satira della speculazione del mercato dell’arte niente di più in una storia studiata a tavolino.

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