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Come si festeggia il Natale nel mondo? Dal pollo fritto alle ragnatele sull’albero: ecco le tradizioni più curiose

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Il Natale, una delle festività più universalmente celebrate, assume sfumature uniche e tradizioni sorprendenti in ogni angolo del globo. Mentre in Italia può significare alberi addobbati, presepi, cenoni di famiglia e funzioni religiose di mezzanotte, in molte parti del mondo si svolgono rituali unici e affascinanti che riflettono la diversità culturale e storica di ciascun paese. Ecco come si festeggia il Natale nel mondo e dove invece è proibito.

Natale nel mondo: come si festeggia negli altri Paesi?

Dalle insolite celebrazioni giapponesi con il pollo fritto al curioso Diavolo di Natale austriaco, passando per la Festa della Stella polacca e l’albero con ragnatele ucraino. In Svezia, la capra è protagonista, mentre in Norvegia si nascondono le scope.

Giappone: la festa degli innamorati e del pollo fritto

In Giappone, nonostante la popolazione cristiana rappresenti meno dell’1%, il Natale è comunque celebrato in modo particolare. La festività è una sorta di San Valentino, una serata da trascorrere in compagnia di chi si ama. La sera del 24 dicembre è tradizione condividere con il proprio partner una torta di panna e fragole, i cui colori – bianco e rosso – rimandano alla bandiera nazionale, e scambiarsi i regali. Ma la tradizione giapponese più nota legata alle festività natalizie è senza dubbio quella del pranzo di Natale al KFC con il pollo fritto. Questa tradizione ha radici negli anni ’70 quando una campagna pubblicitaria di successo. Oggi, molte persone fanno lunghe code per acquistare il loro “Kentucky Christmas Dinner”.

Austria: il Diavolo di Natale

In Austria, una tradizione curiosa coinvolge l’aspetto di Krampus, una figura demoniaca che accompagna San Nicola. Il 5 dicembre, noto come Krampusnacht, persone vestite da Krampus gironzolano per le strade spaventando i bambini cattivi. Mentre San Nicola premia i bambini buoni, Krampus è lì per mantenere l’ordine con la sua presenza minacciosa.

Polonia: la Festa della Stella

In Polonia, il Natale è celebrato mangiando pesce o verdura il giorno della vigilia, chiamato Festa della Stella, perché sino a quando non compare in cielo la prima stella, non si deve iniziare la cena. Una tradizione che promuove l’attesa e l’anticipazione prima di condividere il pasto in famiglia.

Ucraina: ragnatele sull’albero

In Ucraina, la tradizione dell’albero di Natale assume una forma insolita. Gli alberi sono spesso decorati con ragnatele artificiali e ragni di carta. Questo curioso rituale ha origine da una leggenda secondo cui una vedova povera e i suoi figli videro la loro casa trasformarsi in una splendida dimora dopo che i ragni avevano tessuto le loro tele su un albero di Natale.

Ungheria: il “goloso” albero di Natale

In Ungheria non è Natale, senza alberi addobbati. Nel Paese, però, si opta per qualcosa di diverso, rispetto alle nostre palline di vetro e lucine colorate. Il 24 dicembre le famiglie sono solite utilizzare come decorazioni delle caramelle rivestite di carta colorata, chiamate “szaloncukor” (cioè “caramelle da salotto”) e si gustano il giorno di Natale. Una delle curiosità più interessanti delle tradizioni ungheresi consiste nel fatto che allo scoccare della mezzanotte si intona ovunque l’inno nazionale ungherese, trasmesso anche in televisione.

Messico: la Noche de Rabanos

Nella regione di Oaxaca si celebra la Noche de Rabanos, ovvero la Notte dei Ravanelli: ogni anno, il 23 dicembre, gli artigiani si riuniscono per sfidarsi a colpi di intaglio del ravanello gigante, un ortaggio locale. La miglior scultura vince un premio in denaro.

Venezuela: pattinare verso la messa di mezzanotte

In Venezuela, è tradizione andare alla messa di mezzanotte in rollerblade. Le strade sono spesso chiuse al traffico durante la notte, permettendo alle persone di pattinare liberamente verso la chiesa. Questa insolita pratica ha guadagnato popolarità e coinvolge l’intera comunità, creando un’atmosfera festiva e divertente.

Finlandia: il bagno di sauna natalizio

Nel Paese di provenienze di Babbo Natale, che secondo la tradizione abita circondato da neve e renne nel piccolo borgo di Rovaniemi in Lapponia, si addobba l’albero il 23 dicembre, il giorno della “piccola vigilia” e il giorno di Natale si festeggia il 24. È tradizione fare la sauna con tutta la famiglia e andare a trovare i propri defunti al cimitero, pranzare con i parenti e aspettare che Babbo Natale bussi alla porta, interroghi i bambini per sapere se sono stati buoni e distribuisca i regali.

Spagna: la lotteria di Natale

In Spagna, i bambini non ricevono i regali da Babbo Natale la notte del 25 dicembre, ma devono aspettare il 6 gennaio per la Cabalgada de Reyes Magos, quando i Re Magi portano doni ai piccoli. L’atmosfera festosa inizia già l’8 dicembre con la celebrazione dell’Immacolata, seguita dalla lotteria di Natale il 22 dicembre, conosciuta come “El Gordo” (“Il Grasso”), un avvenimento molto sentito, a cui gli spagnoli partecipano in massa sperando di vincere i ricchi premi in palio. La cena della Vigilia e il pranzo del 25 dicembre sono entrambe importanti e ricche, mentre la notte del 24 dicembre ci si scambiano piccoli doni e si intonano canti tradizionali, i cosiddetti villancicos.

Svezia: la capra di Natale

In Svezia l’animale simbolo del Natale non è la renna, ma la capra. Protagonista della festività natalizia è Yule Goat, un caprone della mitologia scandinava; anche lo stesso Babbo Natale è rappresentato come un uomo-capra. Nella città di Gavle viene realizzato un caprone gigante in paglia.

Norvegia: via tutte le scope

In Norvegia, leggere libri gialli durante la stagione natalizia è diventato un’usanza radicata, seguita da molte famiglie. Una particolarità norvegese è nascondere le scope la notte prima di Natale per evitare gli spiriti maligni e il dispettoso gnomo Nisse, cui è consigliabile lasciare una tazza di porridge in cucina.

I Paesi dove non si festeggia il Natale

Nel mondo ci sono più di 160 nazioni che festeggiano il Natale, anche in quelle che di prevalenza non sono cattoliche. Tuttavia, ci sono alcuni Paesi in cui questa tradizione non è ben accolta o è addirittura vietata:

  • Cina: In alcune aree della Cina, il Natale è soggetto a restrizioni, specialmente nelle scuole e nelle istituzioni pubbliche. Mentre molte persone in Cina festeggiano il Natale in modo privato o commerciale, le celebrazioni pubbliche possono essere controllate o limitate.
  • Arabia Saudita: durante le festività natalizie è consentito celebrare privatamente, poiché non esistono luoghi di culto dedicati. In molte città, è vietato esporre addobbi e decorazioni pubbliche.
  • Corea del Nord: la maggior parte dei suoi abitanti non sa nemmeno cosa sia il Natale, dato che la festività è stata vietata nel 1948 e celebrarla è un crimine punibile con il carcere.
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