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Come la crisi colpisce i piccoli risparmiatori

Se i tassi d’interesse sul debito pubblico continuano ad aumentare e l’Italia non inizia a imboccare la strada della crescita, anni difficili si prospettano per il Paese. Siamo di fronte a una svolta e davanti a un futuro incerto: i risparmiatori devono fare delle scelte.

Come la crisi colpisce i piccoli risparmiatori

L’allarmismo degli ultimi giorni non è esagerato: i mercati hanno dichiarato guerra all’Italia e non c’è più molto tempo per trovare una soluzione. La Bce ha appena abbassato il tasso di riferimento dell’euro di 25 punti base per cercare di dare fiato a una crescita troppo debole nella zona euro. Eppure rimane una battaglia dove non tutti possono combattere, perché non tutti hanno gli strumenti per farlo. Ai piccoli risparmiatori non rimane che un’arma: la difesa, attraverso l’informazione. Sapere cosa succede in Italia e in Europa è l’unica strategia efficace per poter prendere le decisioni in maniera responsabile. 

Titoli di stato italiani: Il rendimento dei bond ha raggiunto record storici: ieri i Btp decennali hanno raggiunto il 6,19% avvicinandosi pericolosamente al punto di non ritorno, stimato dagli analisti al 7%. Prendere o lasciare? Dipende dalla propensione al rischio di ognuno. Quanto è possibile che l’Italia dichiari il default? I leader europei sostengono che faranno di tutto per evitare questo scenario, perchè la rottura dell’euro costerebbe quasi 10 volte di più del default greco. Dunque, grandi affari sul mercato dei Btp. Eppure in pochi giurerebbero che tutto finirà bene. Il rischio e il dubbio rimangono.

Mutui: La raccolta di capitali nei mercati è diventato un compito difficile per le banche italiane. Tra la richieste di ricapitalizzazione dell’Eba e le perplessità sul futuro dell’euro, se le difficoltà dovessero continuare, i tassi di interesse sui prestiti alle famiglie potrebbero aumentare. Quindi è difficile scorgere grandi affari nella stipulazione di mutui in questo periodo. Inoltre bisogna considerare che, se anche i mercati si attendono una diminuzione del tasso Euribor, lo stesso ha già raggiunto un livello molto basso ed è probabile che nei prossimi anni aumenterà.

Conti correnti e depositi: Tutti i conti correnti e i depositi dei privati sono garantiti dal Fondo interbancario di tutela dei depositi che copre fino a 100mila euro (a persona). Il problema dunque non si verificherebbe in caso di default, perchè il Fondo garantirebbe i capitali. Il rischio si avrebbe se, in condizioni di emergenza, il Governo imponesse un forzoso prelievo fiscale, ma in quel caso per il singolo risparmiatore non ci sarebbe molto da fare.  

Beni e valute rifugio: Continuano a ispirare fiducia nei risparmiatori. L’oro, che nel settembre 2009 quotava 567 dollari l’oncia, oggi è a 1.741 dollari l’oncia tory. L’argento, in un anno, ha guadagnato il 33%. Lo yen e il franco svizzero si rafforzano quotidianamente contro l’euro, nonostante gli enormi sforzi delle Banche centrali per frenare l’eccessiva valutazione.

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