Il Consiglio di Stato ha deciso, con sentenza depositata oggi, la questione dell’appalto pubblico relativo ai lavori di restauro del Colosseo: le opere di restauro, finanziate dal gruppo Tod’s di Diego Della Valle e iniziate dall’impresa Gherardi, potranno proseguire. Una nota spiega dunque che i lavori sono stati finanziati, con un contratto di sponsorizzazione per un importo di 25 milioni, dal gruppo Tod’s di Diego Della Valle e che dopo il contenzioso tra le due imprese (Gherardi e Lucci) che parteciparono alla gara, gestita dalla Soprintendenza per i beni archeologici di Roma, l’organo supremo di giustizia amministrativa ha ritenuto che i lavori, già iniziati dall’impresa Gherardi, possono proseguire.
Il Consiglio di Stato ha, infatti, confermato la sentenza del Tribunale amministrativo regionale del Lazio, impugnata dalla Lucci e non anche dal Ministero per i beni e le attività culturali, e ha ritenuto che la Lucci non avesse dimostrato, mediante idonea certificazione, il possesso dell’effettiva capacità tecnica di progettazione richiesta dalla legge ai fini del restauro. La valutazione rigorosa di questo requisito è imposta, si afferma nella sentenza, dalla particolare importanza di un appalto avente “ad oggetto un monumento di unica rilevanza storica risalente al primo secolo dopo Cristo”.