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Coldiretti: gelo, ingiustificati rincari su mele, pere e kiwi

Il maltempo ha portato freddo più rintenso rispetto alle medie stagionali e danni all’agricoltura ma Coldiretti avvisa: i rincari possono essere speculativi. Ecco alcune tracce da seguire per difendersi dai prezzi anomali

Coldiretti: gelo, ingiustificati rincari su mele, pere e kiwi

Lo shock termico c’è stato e il freddo tiene ancora l’Italia nella sua morsa, soprattutto in alcune zone, come quelle colpite dal terremoto. E tuttavia occhio a chi specula sul maltempo. Un avviso lo ha diramato la Coldiretti che sta attivamente monitorando la situazione e collaborando con trattori e sale per facilitare la distribuzione dei prodotti.

CONSEGNE DIMEZZATE

Il nodo è proprio lì, nella distribuzione. Secondo l’associazione degli agricoltori infatti “le consegne di ortaggi invernali sugli scaffali sono praticamente dimezzate e Coldiretti ha mobilitato i trattori per togliere la neve dalle strade e distribuire il sale contro il gelo per garantire la circolazione anche nelle campagne da dove partono le forniture alimentari di prodotti deperibili. I trattori sono stati attrezzati come spalaneve e come spandiconcime per la distribuzione del sale contro il pericolo del gelo per scongiurare un ulteriore aggravamento dei danni. Evitare l’isolamento delle strade di campagna è necessario – continua la Coldiretti – per consentire le forniture quotidiane del latte che deve essere munto tutti i giorni ma anche per rifornire i mercati di verdure e ortaggi. Dalle bietole agli spinaci, dalla lattuga ai cavoli, dai finocchi ai carciofi, dalle zucchine fino alle rape sono disponibili in quantità ridotte sugli scaffali di negozi e supermercati”.

RINCARI ANOMALI

Il problema in questi casi sono gli aumenti dei prezzi generalizzati sui banchi di negozi, supermercati e chioschi dei mercati. Se Coldiretti reputa “inevitabili i rifessi alla vendita in una situazione in cui i prezzi degli ortaggi mediamente triplicano dal campo alla tavola”, è anche vero che non sempre questi aumenti sono giustificati. Gli effetti sui prezzi, inoltre, rischiano di prolungarsi nel tempo  – ammette l’Associazione – perché le piante sono state danneggiate. “Alcuni prodotti però sono già raccolti da tempo come mele, pere e kiwi e non sono dunque giustificabili eventuali rincari mentre rialzi alla produzione dovuti all’aumento dei costi di riscaldamento delle serre o alla ridotta disponibilità di alcuni prodotti orticoli danneggiati dalle gelate non possono essere un alibi per speculazioni che danneggiano i produttori agricoli e i consumatori. Occorre vigilare che non vengano spacciati prodotti stranieri come nazionali per giustificare aumenti non dovuti e per fare acquisti di qualità al giusto prezzo. A tale proposito, la Coldiretti ha elaborato un vademecum per la frutta e verdura che consiglia di verificare l’origine nazionale per essere sicuri della stagionalità, di preferire le produzioni locali che non sono soggette a lunghi e difficili trasporti e di privilegiare gli acquisti diretti dagli agricoltori. Un modo – conclude la Coldiretti – per aiutare in un momento di difficoltà l’agricoltura di vaste aree del Paese”.

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