Non bastano i rialzi dei petroliferi e la corsa del lusso a risollevare l’umore delle borse europee che chiudono incerte una seduta ancora dominata dalla preoccupazione per l’andamento delle campagne vaccinali dopo la sospensione del siero J&J negli Usa. “L’Ema sta accelerando la valutazione sul vaccino Johnson&Johnson e attualmente prevede di emettere una raccomandazione la prossima settimana”, fa sapere l’Agenzia in una nota, sottolineando che “i benefici del vaccino nella prevenzione del Covid-19 superano i rischi degli effetti collaterali”.
Procede in rialzo invece Wall Street, trainata dalle trimestrali delle grandi banche, nella giornata del debutto di Coinbase sul Nasdaq.
LA BORSA USA
Dagli Usa è arrivata la notizia della morte all’età di 82 anni di Bernie Madoff, il finanziere che costruì il più grande schema Ponzi della storia, truffando oltre 37mila persone in 136 paesi per una cifra pari a circa 65 miliardi di dollari. Madoff è deceduto per cause naturali, riferisce l’Associated Press, nel carcere federale di Butner, North Carolina, dove stava scontando una pena di 150 anni.
A Wall Street, mentre si attende il discorso del governatore Jerome Powell all’Economic Club a Washington, si è aperta la stagione delle trimestrali. A rompere il ghiaccio sono state JP Morgan, Goldman Sachs e Wells Fargo, tre pezzi da novanta del comparto bancario che hanno pubblicato oggi i risultati del primo trimestre.
Dopo un’apertura incolore, il Dow Jones allunga il passo, trainato proprio dai titoli energetici e da Goldman Sachs, che guadagna oltre il 5% dopo aver chiuso i primi tre mesi dell’anno con profitti in rialzo del 498% e ricavi più che raddoppiati rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Viaggia in ribasso (-0,34%) invece JP Morgan, nonostante il trimestre abbia battuto le attese con utili in crescita del 399% a 14,3 miliardi, 4,5 dollari per azione, e ricavi in rialzo del 14% a 33,119 miliardi. Conti sopra le stime anche per Wells Fargo, che ha chiuso il primo trimestre del 2021 con profitti pari a 4,742 miliardi di dollari contro i 653 milioni dello scorso anno e un fatturato di 18,063 miliardi (da 17,717).
Sopra la parità lo S&P 500 (+0,07%) che ha aggiornato il suo record intraday, grazie alle performance di Occidental Petroleum (+4,6%), Halliburton (+3,8%) e Diamondback Energy (+3,3%).
IL DEBUTTO DI COINBASE E IL RECORD DEL BITCOIN
Gira in negativo invece il Nasdaq (-0,36%), nella giornata del debutto di Coinbase, il gruppo che controlla la piattaforma di scambio di criptovalute più utilizzata al mondo. Il titolo, la cui quotazione avviene tramite “direct listing”, sembra avviato verso un’apertura record: 360 dollari per azione a fronte di un prezzo di riferimento pari a 250 dollari. La capitalizzazione potrebbe dunque arrivare a 94 miliardi di dollari, valore implicito oltre tre volte superiore a quello dell’operatore di scambio Nasdaq.
L’euforia per la quotazione di Coinbase coinvolge anche il bitcoin, che in giornata ha nuovamente aggiornato il suo massimo storico, toccando quota 64.829 dollari. In forte rialzo anche le altre criptovalute con Ether che ha aggiornato il suo record: il rialzo del 17% dell’ultima settimana l’ha portata fino ai 2.397 dollari.
BCE: PIL EUROZONA +5% CON NEXT GENERATION UE
“È di fondamentale importanza che il Next generation Eu diventi operativo senza indugi, in quanto permetterebbe agli Stati membri di far ripartire le loro economia, rafforzare la loro resilienza e alimentare l’innovazione”, ha affermato il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos.
Secondo l’Eurotower, il piano potrà avere un impatto pari al 5% del Pil dell’Eurozona. Per far sì che ciò avvenga però “è molto importante che sia nella preoccupazione di tutti che si proceda il più rapidamente possibile con le campagne di vaccinazione in tutto il mondo, non in una sola regione, perché il mondo non sarà al sicuro fino a che le vaccinazioni non saranno state fatte a livello globale”. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, intervenendo a un webinar organizzato da Reuters.
In questo contesto lo spread si attesta a 103 punti base con il rendimento sul decennale italiano che scende allo 0,73% dallo 0,76% della vigilia.
LE BORSE EUROPEE
Piazza Affari ha archiviato la seduta con un ribasso dello 0,1% a 24,574 punti nonostante l’exploit dei titoli petroliferi. Andamento simile (-0,14%) per Francoforte, mentre Parigi e Madrid chiudono ben intonante, segnando rispettivamente +0,42% e +0,76%. Fuori dall’Unione, Londra continua a festeggiare le riaperture, archiviando la giornata con un rialzo dello 0,74%.
LUSSO E PETROLIO
Due i comparti che oggi si prendono la scena europea. Da un lato c’è il lusso che guarda con maggior coraggio alla ripresa dopo i conti record di Lvmh. Il titolo del colosso francese ha guadagnato il 2,86%, superando per la prima volta i 300 miliardi di capitalizzazione. Ne beneficia l’intero settore e a Milano gli acquisti premiano Moncler (+0,76%), Tod’s (+2%), Salvatore Ferragamo (+2,5%) e Brunello Cucinelli (+1,84%).
Fanno ancora meglio i petroliferi, con Tenaris che vola in vetta al Ftse Mib con un rialzo del 4,83%. In grande spolvero anche Eni (2,56%) e Saipem (+2,06%). A trainare i titoli è il rialzo del prezzo del petrolio (Brent +4,32%) dopo che l’American petroleum institute ha annunciato di prevedere un calo di 3,61 milioni di barili nelle riserve Usa la scorsa settimana.
I PEGGIORI
In fondo al Ftse Mib si piazzano invece Campari (-1,72%) e Amplifon (-1,48%). Prese di beneficio anche su Enel (-1,3%) e Diasorin (-1,26%).
Soffrono le banche, con Unicredit e Banco Bpm che cedono entrambe l’1,1%. Si salva però Intesa (+0,3%). Fuori dal listino principale si apprezza del 2,99% la Banca Popolare di Sondrio alla vigilia dell’udienza del Consiglio di Stato in merito alla legge di riforma delle banche popolari (a fine 2021 scadono i termini) che obbliga gli istituti cooperativi con più di 8 miliardi di asset a trasformarsi in S.P.A.