Leader del Maggio francese del ’68 e poi per vent’anni (dal 1994 al 2014) europarlamentare per i Verdi su una linea di ambientalismo riflessivo, Daniel Cohn-Bendit è sempre stato attento agli sviluppi politici italiani e lo è anche in questa occasione, dopo le polemiche surreali tra la premier Giorgia Meloni e le opposizioni. In un’intervista a “la Repubblica” Cohn-Bendit mostra di avere le idee chiare e di non avere peli sulla lingua. I suoi avvertimenti sono soprattutto per la sinistra, una parte della quale è incapace di capire “l’urgenza di un risveglio politico per evitare che l‘Europa si trovi disarmata di fronte a un’aggressione russa”. Ecco perché sono ragionevoli i piani di difesa militare e “Macron ha ragione a proporre garanzie di sicurezza e perfino l’invio di truppe a Kiev” mentre “il pacifismo di alcuni in Italia e in Spagna equivale a chiedere all’Ucraina di sottomettersi a Putin”. Secondo Cohn-Bendit “la Ue deve capire che siamo in un confronto in cui l’aggressore non si fermerà da solo” e “la sinistra si trova in difficoltà perché ripete vecchie ideologie, rifiutando di vedere che oggi siamo di fronte a due imperialismi: quello russo e quello americano”: Sinistra svegliati: Cohn-Bendit ha ragione.
Cohn-Bendit ha ragione e non le manda a dire: è ora che “la sinistra italiana si svegli”
Forte intervento dell’ex leader del Maggio francese e poi europarlamentare dei Verdi, Daniel Cohn-Bendit, per svegliare la sinistra di fronte alla minaccia russa: “L’aggressore russo non si fermerà da solo” e il pacifismo a senso unico “rischia di disarmare l’Europa”
